Antonio Dal Monte opened the doors of his house in Rome to tell us how you can be a designer without being a designer, how you can let yourself be guided by intuition and a profound understanding of the human body: his home is really a workshop where Dal Monte tells us that he designs the best boat hulls ever made. As soon as we’re in he tells us, “I’m not a designer, I’m only a mechanic who changes things his own way.” And it’s true, everything around him backs up this statement, from the cell phone he “wears,” transformed – thanks to simple, rather large stereo headphones – “into a cell phone with a headset,” to the huge, fully operational model for electric trains built with copper wires, electric motors, iron or plastic leftovers, etc. A protagonist of the recent Olympic games in Athens speaking from the TV screens of millions of Italians as a commentator and interviewer of Italian athletes, for many years Antonio Dal Monte was the head of the Department of Physiology and Biomech

Antonio Dal Monte ci apre le porte della sua casa romana per raccontarci come si riesca ad essere un designer senza esserlo, ma solamente lasciandosi guidare dall’intuito e dalla profonda conoscenza del corpo umano: un vero e proprio laboratorio domestico dove Dal Monte ci confida di realizzare lui stesso i migliori scafi per barche che siano mai stati realizzati. “Non sono un designer”, ci dice appena entrati, “ma solo un meccanico che modifica ciò che lo circonda a proprio modo”. Ed è proprio vero, tutto ci conferma questa sua attitudine a partire dal telefonino cellulare che Dal Monte ”indossa”, trasformato – grazie a delle semplici cuffie da stereo un po’ voluminose – in un ”telefonino auricolare”, fino ad arrivare all’immenso plastico per trenini elettrici perfettamente funzionante, realizzato con cavi in rame, motorini elettrici, elementi di risulta in ferro, plastica, ecc. Protagonista durante le ultime Olimpiadi di Atene sugli schermi di milioni di Italiani per i suoi commenti e le interviste ai nostri atleti, Antonio Dal Monte è stato per molti anni direttore del Dipartimento di Fisiologia e Biomeccanica dell’Istituto di Scienza dello Sport. Promotore della nascita di questo Istituto (1965), fu il Comitato Medico Scientifico per i Giochi della XVII Olimpiade, svoltisi a Roma nel 1960, che pose le basi per la Delibera di Giunta del CONI in cui si dichiarava di voler “coordinare in un unico Istituto tutte le attività di ricerca scientifica, di didattica, di pubblicazioni, di controllo della validità, attitudine ed abilità degli atleti di interesse nazionale ai fini della loro preparazione olimpica, nonché alla prevenzione e riabilitazione degli infortuni ed all’igiene degli impianti sportivi”.

Antonio Dal Monte: Sono solo un meccanico! / Lucibello, Sabrina. - In: DIID. DISEGNO INDUSTRIALE INDUSTRIAL DESIGN. - ISSN 1594-8528. - STAMPA. - 33-34-35-36:(2008), pp. 100-107.

Antonio Dal Monte: Sono solo un meccanico!

LUCIBELLO, Sabrina
2008

Abstract

Antonio Dal Monte opened the doors of his house in Rome to tell us how you can be a designer without being a designer, how you can let yourself be guided by intuition and a profound understanding of the human body: his home is really a workshop where Dal Monte tells us that he designs the best boat hulls ever made. As soon as we’re in he tells us, “I’m not a designer, I’m only a mechanic who changes things his own way.” And it’s true, everything around him backs up this statement, from the cell phone he “wears,” transformed – thanks to simple, rather large stereo headphones – “into a cell phone with a headset,” to the huge, fully operational model for electric trains built with copper wires, electric motors, iron or plastic leftovers, etc. A protagonist of the recent Olympic games in Athens speaking from the TV screens of millions of Italians as a commentator and interviewer of Italian athletes, for many years Antonio Dal Monte was the head of the Department of Physiology and Biomech
2008
Antonio Dal Monte ci apre le porte della sua casa romana per raccontarci come si riesca ad essere un designer senza esserlo, ma solamente lasciandosi guidare dall’intuito e dalla profonda conoscenza del corpo umano: un vero e proprio laboratorio domestico dove Dal Monte ci confida di realizzare lui stesso i migliori scafi per barche che siano mai stati realizzati. “Non sono un designer”, ci dice appena entrati, “ma solo un meccanico che modifica ciò che lo circonda a proprio modo”. Ed è proprio vero, tutto ci conferma questa sua attitudine a partire dal telefonino cellulare che Dal Monte ”indossa”, trasformato – grazie a delle semplici cuffie da stereo un po’ voluminose – in un ”telefonino auricolare”, fino ad arrivare all’immenso plastico per trenini elettrici perfettamente funzionante, realizzato con cavi in rame, motorini elettrici, elementi di risulta in ferro, plastica, ecc. Protagonista durante le ultime Olimpiadi di Atene sugli schermi di milioni di Italiani per i suoi commenti e le interviste ai nostri atleti, Antonio Dal Monte è stato per molti anni direttore del Dipartimento di Fisiologia e Biomeccanica dell’Istituto di Scienza dello Sport. Promotore della nascita di questo Istituto (1965), fu il Comitato Medico Scientifico per i Giochi della XVII Olimpiade, svoltisi a Roma nel 1960, che pose le basi per la Delibera di Giunta del CONI in cui si dichiarava di voler “coordinare in un unico Istituto tutte le attività di ricerca scientifica, di didattica, di pubblicazioni, di controllo della validità, attitudine ed abilità degli atleti di interesse nazionale ai fini della loro preparazione olimpica, nonché alla prevenzione e riabilitazione degli infortuni ed all’igiene degli impianti sportivi”.
design; Olympic design; sport design
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Antonio Dal Monte: Sono solo un meccanico! / Lucibello, Sabrina. - In: DIID. DISEGNO INDUSTRIALE INDUSTRIAL DESIGN. - ISSN 1594-8528. - STAMPA. - 33-34-35-36:(2008), pp. 100-107.
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