Il paesaggio rurale ascolano si mostra, ad uno sguardo distratto, privo di caratteri evidenti. Appare un paesaggio di margine, venutosi a configurare in un difficile contesto geologico-ambientale e in una struttura morfologica non vocata allo sfruttamento intensivo agricolo, dunque non esplicitamente riferibile al tipico ed idealizzato paesaggio marchigiano della mezzadria. La ricerca, di cui si vuole dare un breve resoconto, si è posta come obiettivo specifico quello di condurre un’attenta lettura dei segni anche più piccoli o celati della presenza dell’uomo, con l’intento di provare ad individuare i caratteri identitari e l’appartenenza di tale paesaggio, nella convinzione che la fase di conoscenza sistematica ed organizzata del patrimonio esistente si costituisca quale primo passo in ogni processo di tutela e valorizzazione. Il punto di arrivo della ricerca è stato quello di pervenire alla costruzione di un atlante, struttura conoscitiva e documentaria aperta, organizzata per sezioni scalari, dove gli “oggetti”- case, manufatti e opere idrauliche, terrazzamenti e infrastrutture, suoli e poderi, proprietari, usi, risorse, ecc.- fossero spiegati nelle loro individualità singolari, nelle loro corrispondenze con la struttura naturale e fisica e nelle loro connessioni territoriali per l’individuazione della trama e la ricomposizione del mosaico degli elementi e delle unità, distinti e ricorrenti, che descrivono il paesaggio rurale ascolano.
Per un atlante del paesaggio rurale storico ascolano / Ippoliti, Elena; M. T., Cusanno. - In: ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO. - ISSN 1125-0259. - STAMPA. - 18:(2008), pp. 1-9. (Intervento presentato al convegno XII Convegno Nazionale Interdisciplinare, “Volontà, libertà e necessità nella creazione del mosaico paesistico-culturale” tenutosi a Cividale nel 25-26 ottobre 2007).
Per un atlante del paesaggio rurale storico ascolano
IPPOLITI, ELENA;
2008
Abstract
Il paesaggio rurale ascolano si mostra, ad uno sguardo distratto, privo di caratteri evidenti. Appare un paesaggio di margine, venutosi a configurare in un difficile contesto geologico-ambientale e in una struttura morfologica non vocata allo sfruttamento intensivo agricolo, dunque non esplicitamente riferibile al tipico ed idealizzato paesaggio marchigiano della mezzadria. La ricerca, di cui si vuole dare un breve resoconto, si è posta come obiettivo specifico quello di condurre un’attenta lettura dei segni anche più piccoli o celati della presenza dell’uomo, con l’intento di provare ad individuare i caratteri identitari e l’appartenenza di tale paesaggio, nella convinzione che la fase di conoscenza sistematica ed organizzata del patrimonio esistente si costituisca quale primo passo in ogni processo di tutela e valorizzazione. Il punto di arrivo della ricerca è stato quello di pervenire alla costruzione di un atlante, struttura conoscitiva e documentaria aperta, organizzata per sezioni scalari, dove gli “oggetti”- case, manufatti e opere idrauliche, terrazzamenti e infrastrutture, suoli e poderi, proprietari, usi, risorse, ecc.- fossero spiegati nelle loro individualità singolari, nelle loro corrispondenze con la struttura naturale e fisica e nelle loro connessioni territoriali per l’individuazione della trama e la ricomposizione del mosaico degli elementi e delle unità, distinti e ricorrenti, che descrivono il paesaggio rurale ascolano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.