Apporti medicei a Castel S. Angelo: il cortile di Leone X

La parte introduttiva riguarda le vicende costruttive del cosidetto "cortile di Leone X" in Castel S.Angelo. Un ulteriore paragrafo è dedicato alla descrizione dettagliata ed alla lettura dell'opera anche con l'ausilio del rilievo eseguito. Sulla scorta degli elementi acquisiti e delle notazioni svolte lo studio illustra poi le ragioni per cui non si ritiene di dover attribuire - sulla scia della storiografia esistente - l'opera ad un solo architetto, ma piuttosto a due artefici. In particolare le caratteristiche della fabbrica suggeriscono i nomi di Giuliano da Sangallo e del nipote Antonio. L'ultima parte del saggio narra le vicende del cortile e l'opera di ripristino condotta alla fine del secolo scorso e, successivamente, intorno al 1930. Ció anche sulla base di documenti inediti conservati nell'Archivio del Genio Militare ed in quello Centrale dello Stato.