Le recidive dopo varicocelectomie non derivative rappresentano una problematica clinica rilevante ma poco trattata nella letteratura scientifica. La consapevolezza che l’interruzione del reflusso renospermatico ha portato alla recidiva di malattia o addirittura ad un suo peggioramento, pone il chirurgo di fronte ad un difficile decision making: rioperare “radicalizzando “ le legature di tutte le vene del plesso pampiniforme o sottoporre il paziente a procedure derivative microchirurgiche. La prima opzione sarebbe comprensibile solo nei varicoleli di tipo I ma sarebbe controindicata nei varicoceli di tipo II e III sec Coolsaet. Metodo: Da oltre 20 anni trattiamo tutti i pazienti con varicocele idiopatico con bypass microchirurgico sia per le varicocelectomie primarie che per quelle secondarie (per recidive post-legature o post embolizzazioni angiografiche). Obiettivo del presente studio è stato quello di valutare l’efficacia degli shunt microchirurgici per il trattamento dei varicoceli recidivi dopo tecniche non derivative. Sono stati analizzati i risultati a distanza (follow-up medio 8,5 anni) della varicocelectomia microchirurgica (by-pass spermatico-epigastrica inferiore) relativa ad un gruppo di 34 maschi subfertili/infertili con recidiva di malattia dopo procedure di Ivanissevich (28) o dopo embolizzazione angiografica (n=6). Dieci pazienti presentavano recidiva bilaterale. I parametri per valutare l’efficacia sono stati i seguenti: 1)parametri seminali (n. spermatozoi, motilità, morfologia etc), 2) “pregnancy rate”, 3) valutazione morfologica ultrasonografica delle vene spermatiche. Risultati: Una completa scomparsa delle varicosità è stata ottenuta nel 97.06% dei pazienti.Il ''pregnancy rate'' è stato del 43.75% nel gruppo di pazienti di età inferiore a trenta anni e del 22.22% in pazienti di età maggiore di trenta anni.Il numero degli spermatozoi,nei pz 30 anni, prima e dopo lo shunt è risultato di 22.48±13.32 e 50.50±22.28 (p0.0001) rispettivamente mentre la motilità (%) alla II ora è stata di 19.20±5.60 e 52.05±16.20 (p0.0001) rispettivamente. Nel gruppo dei pazienti con età maggiore di trenta anni la densità è stata di 14.24±9.65 e di 22.03±13.68 (p=0.0192) e la motilità (%) alla II ora è stata di 14.58±10.89 e di 30.10±18.20(p=0.0001). Conclusioni: Il trattamento microchirurgico del varicocele recidivo dopo interventi non derivativi si è dimostrato efficace sia dal punto di vista cosmetico che funzionale, sia in pazienti con varicocele recidivo monolaterale che bilaterale.
By-pass microchirurgico spermatico-epigastrica inferiore per il trattamento del varicocele recidivo. Risultati a distanza / Flati, Giancarlo; Cianci, R.; Flati, Donato; Porowska, Barbara; Gaj, Fabio; Veltri, Salvatore; Ciano, G.; Gallina, Stefano; Viarengo, A.; Carboni, Manlio. - STAMPA. - (2004). (Intervento presentato al convegno 106 Congr.Naz.SIC tenutosi a Roma nel 8-11 ottobre).
By-pass microchirurgico spermatico-epigastrica inferiore per il trattamento del varicocele recidivo. Risultati a distanza
FLATI, Giancarlo;R. Cianci;FLATI, Donato;POROWSKA, Barbara;GAJ, Fabio;VELTRI, SALVATORE;GALLINA, STEFANO;CARBONI, Manlio
2004
Abstract
Le recidive dopo varicocelectomie non derivative rappresentano una problematica clinica rilevante ma poco trattata nella letteratura scientifica. La consapevolezza che l’interruzione del reflusso renospermatico ha portato alla recidiva di malattia o addirittura ad un suo peggioramento, pone il chirurgo di fronte ad un difficile decision making: rioperare “radicalizzando “ le legature di tutte le vene del plesso pampiniforme o sottoporre il paziente a procedure derivative microchirurgiche. La prima opzione sarebbe comprensibile solo nei varicoleli di tipo I ma sarebbe controindicata nei varicoceli di tipo II e III sec Coolsaet. Metodo: Da oltre 20 anni trattiamo tutti i pazienti con varicocele idiopatico con bypass microchirurgico sia per le varicocelectomie primarie che per quelle secondarie (per recidive post-legature o post embolizzazioni angiografiche). Obiettivo del presente studio è stato quello di valutare l’efficacia degli shunt microchirurgici per il trattamento dei varicoceli recidivi dopo tecniche non derivative. Sono stati analizzati i risultati a distanza (follow-up medio 8,5 anni) della varicocelectomia microchirurgica (by-pass spermatico-epigastrica inferiore) relativa ad un gruppo di 34 maschi subfertili/infertili con recidiva di malattia dopo procedure di Ivanissevich (28) o dopo embolizzazione angiografica (n=6). Dieci pazienti presentavano recidiva bilaterale. I parametri per valutare l’efficacia sono stati i seguenti: 1)parametri seminali (n. spermatozoi, motilità, morfologia etc), 2) “pregnancy rate”, 3) valutazione morfologica ultrasonografica delle vene spermatiche. Risultati: Una completa scomparsa delle varicosità è stata ottenuta nel 97.06% dei pazienti.Il ''pregnancy rate'' è stato del 43.75% nel gruppo di pazienti di età inferiore a trenta anni e del 22.22% in pazienti di età maggiore di trenta anni.Il numero degli spermatozoi,nei pz 30 anni, prima e dopo lo shunt è risultato di 22.48±13.32 e 50.50±22.28 (p0.0001) rispettivamente mentre la motilità (%) alla II ora è stata di 19.20±5.60 e 52.05±16.20 (p0.0001) rispettivamente. Nel gruppo dei pazienti con età maggiore di trenta anni la densità è stata di 14.24±9.65 e di 22.03±13.68 (p=0.0192) e la motilità (%) alla II ora è stata di 14.58±10.89 e di 30.10±18.20(p=0.0001). Conclusioni: Il trattamento microchirurgico del varicocele recidivo dopo interventi non derivativi si è dimostrato efficace sia dal punto di vista cosmetico che funzionale, sia in pazienti con varicocele recidivo monolaterale che bilaterale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.