Nell’ambito delle grandi conquiste dell’umanità,il XIX e XX secolo, ed in particolare gli anni a noi più vicini, devono essere ricordati per gli straordinari progressi sulla conoscenza delle malattie infettive che hanno rappresentato per millenni la principale causa di malattia e morte per l’uomo. Infatti ad opera della batteriologia, ed in particolare dei cosiddetti “cacciatori di microbi”, ossia scienziati, ricercatori, studiosi che con pochi mezzi a disposizione e rischiando esiti negativi (basti citare Jenner, Pasteur, Koch, ecc.) per la maggior parte delle malattie infettive sono stati scoperti gli agenti eziologici. Successivamente, grazie alla messa a punto di vaccini efficaci ed alla scoperta degli antibiotici, unitamente al miglioramento generalizzato delle condizioni di vita, milioni di persone sono state salvate permettendo la diminuzione dell’incidenza e della mortalità per malattie infettive quali il vaiolo, la tubercolosi, il colera, la poliomielite, la difterite, l’influenza ecc. Gli anni del ‘900 erano iniziati con una progressiva scomparsa delle malattie infettive, ma una modifica sostanziale della catena epidemiologica influenzata da complesse interazioni tra ospite agente patogeno e ambiente fisico,ecologico e sociale ha fatto emergere nuove malattie. Secondo l’OMS si considerano “malattie infettive emergenti” quelle dovute ad infezioni di nuova identificazione e, quindi precedentemente sconosciute, che possono riguardare la sanità pubblica a livello locale e internazionale. Nel 1976, in occasione di un convegno dell’American Legion negli Stati Uniti, si verificarono 182 casi di polmonite con 34 decessi attribuiti ad un microrganismo patogeno prima sconosciuto,la Legionella. Negli anni ’80, fu rilevata una forma di immunodeficienza acquisita dovuta all’HIV, virus responsabile dell’AIDS: la trasmissione all’uomo si deve ad un virus che ha compiuto, come nel 2003 per la SARS (Sindrome Acuta Respiratoria Grave), nel 2005 per l’influenza aviaria (H5 N1) e più recentemente nel 2010 per l’influenza suina (H1 N1), il cosiddetto “salto di specie” dall’animale all’uomo. Nella malattia di Creutzfeld-Jacob, o malattia della “mucca pazza” (BSE Encefalopatia Spongiforme Bovina), la trasmissione avviene per via alimentare attraverso un prione. Negli ultimi anni virus che si diffondevano soltanto in alcune aree del mondo hanno mostrato la capacità di emergere e di diffondersi a livello mondiale: in Italia nell’estate del 2007 si sono verificati casi di Chickungunya, virus trasmesso dalla zanzara tigre. Da quanto esposto è opportuno attuare strategie di prevenzione poichè la storia dell’umanità è sempre stata funestata da epidemie e pandemie che ne hanno condizionato a volte pesantemente l’evoluzione ed il progresso. Il nostro periodo storico, caratterizzato dalla globalizzazione, dispone di mezzi scientifici e tecnologici ad alto livello in grado di caratterizzare geneticamente gli agenti patogeni e di fare diagnosi precoce nell’uomo. L’informazione permette di affrontare coscientemente le situazioni di emergenza contenendo così paure ancestrali ed educando la popolazione ad un opportuno comportamento che ogni singola emergenza impone.

Le principali malattie infettive emergenti degli ultimi decenni / DE LUCA, Eugenia; Giraldi, G.. - STAMPA. - (2011).

Le principali malattie infettive emergenti degli ultimi decenni.

DE LUCA, Eugenia;
2011

Abstract

Nell’ambito delle grandi conquiste dell’umanità,il XIX e XX secolo, ed in particolare gli anni a noi più vicini, devono essere ricordati per gli straordinari progressi sulla conoscenza delle malattie infettive che hanno rappresentato per millenni la principale causa di malattia e morte per l’uomo. Infatti ad opera della batteriologia, ed in particolare dei cosiddetti “cacciatori di microbi”, ossia scienziati, ricercatori, studiosi che con pochi mezzi a disposizione e rischiando esiti negativi (basti citare Jenner, Pasteur, Koch, ecc.) per la maggior parte delle malattie infettive sono stati scoperti gli agenti eziologici. Successivamente, grazie alla messa a punto di vaccini efficaci ed alla scoperta degli antibiotici, unitamente al miglioramento generalizzato delle condizioni di vita, milioni di persone sono state salvate permettendo la diminuzione dell’incidenza e della mortalità per malattie infettive quali il vaiolo, la tubercolosi, il colera, la poliomielite, la difterite, l’influenza ecc. Gli anni del ‘900 erano iniziati con una progressiva scomparsa delle malattie infettive, ma una modifica sostanziale della catena epidemiologica influenzata da complesse interazioni tra ospite agente patogeno e ambiente fisico,ecologico e sociale ha fatto emergere nuove malattie. Secondo l’OMS si considerano “malattie infettive emergenti” quelle dovute ad infezioni di nuova identificazione e, quindi precedentemente sconosciute, che possono riguardare la sanità pubblica a livello locale e internazionale. Nel 1976, in occasione di un convegno dell’American Legion negli Stati Uniti, si verificarono 182 casi di polmonite con 34 decessi attribuiti ad un microrganismo patogeno prima sconosciuto,la Legionella. Negli anni ’80, fu rilevata una forma di immunodeficienza acquisita dovuta all’HIV, virus responsabile dell’AIDS: la trasmissione all’uomo si deve ad un virus che ha compiuto, come nel 2003 per la SARS (Sindrome Acuta Respiratoria Grave), nel 2005 per l’influenza aviaria (H5 N1) e più recentemente nel 2010 per l’influenza suina (H1 N1), il cosiddetto “salto di specie” dall’animale all’uomo. Nella malattia di Creutzfeld-Jacob, o malattia della “mucca pazza” (BSE Encefalopatia Spongiforme Bovina), la trasmissione avviene per via alimentare attraverso un prione. Negli ultimi anni virus che si diffondevano soltanto in alcune aree del mondo hanno mostrato la capacità di emergere e di diffondersi a livello mondiale: in Italia nell’estate del 2007 si sono verificati casi di Chickungunya, virus trasmesso dalla zanzara tigre. Da quanto esposto è opportuno attuare strategie di prevenzione poichè la storia dell’umanità è sempre stata funestata da epidemie e pandemie che ne hanno condizionato a volte pesantemente l’evoluzione ed il progresso. Il nostro periodo storico, caratterizzato dalla globalizzazione, dispone di mezzi scientifici e tecnologici ad alto livello in grado di caratterizzare geneticamente gli agenti patogeni e di fare diagnosi precoce nell’uomo. L’informazione permette di affrontare coscientemente le situazioni di emergenza contenendo così paure ancestrali ed educando la popolazione ad un opportuno comportamento che ogni singola emergenza impone.
2011
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Le principali malattie infettive emergenti degli ultimi decenni / DE LUCA, Eugenia; Giraldi, G.. - STAMPA. - (2011).
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/399995
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact