In questa seconda parte viene analizzato nello specifico l'importanza del campo VISIVO alla guida automobilistica. Predire se un paziente con difetto campimetrico è capace o meno di guidare in maniera sicura è seriamente difficoltoso basandoci solo sull'estensione e localizzazione del difetto. Infatti, nonostante che tali caratteristiche debbono essere considerate, non vanno escluse le significative differenze individuali. È interessante notare che soggetti con deficit campimetrici e aumentata sensibilità all'abbagliamento tendono a smettere di guidare di notte e in posti sconosciuti. Soggetti anziani con deficit visivi riconoscono i loro limiti e le loro restrizioni alla guida, ma non ammettono che la causa sia il danno visivo. Comunque, nonostante i soggetti con deficit visivi e del campo visivo vengono considerati non idonei alla guida, alcuni studi empirici hanno dimostrato che alcuni di loro sono ancora in grado di guidare in modo sicuro. È stato infatti presunto che questi soggetti sviluppino strategie visive compensative ai loro deficit facendo particolari movimenti con gli occhi e con il capo. Non tutti i soggetti ipovedenti riescono però a sviluppare da soli tali tecniche per cui si è posta la domanda se essi possono essere allenati a fare ciò. Una ricerca condotta in tal senso ha dimostrato che un sistema training funzionale per l'attenzione può migliorare la capacità di guida. Questo studio ha messo quindi in evidenza che la funzione visiva può essere allenata con successo. Di conseguenza, è facile concludere che la soluzione più efficace sarebbe quella di pianificare un programma di allenamento per questo scopo. In conclusione, il lavoro riporta come la guida automobilistica richieda delle specifiche capacità che possono essere recuperate dopo allenamento. Guidare è una azione complessa, la valutazione dei test di screening per la guida non può essere una semplice decisione promosso O bocciato ma vanno considerati almeno tre livelli che vengono riportati nel lavoro.

Incidentalità e Guida Automobilistica - Seconda Parte / Pescosolido, Nicola. - In: EUVISION. - ISSN 1973-9400. - STAMPA. - 8:4(2010), pp. 48-58.

Incidentalità e Guida Automobilistica - Seconda Parte

PESCOSOLIDO, Nicola
2010

Abstract

In questa seconda parte viene analizzato nello specifico l'importanza del campo VISIVO alla guida automobilistica. Predire se un paziente con difetto campimetrico è capace o meno di guidare in maniera sicura è seriamente difficoltoso basandoci solo sull'estensione e localizzazione del difetto. Infatti, nonostante che tali caratteristiche debbono essere considerate, non vanno escluse le significative differenze individuali. È interessante notare che soggetti con deficit campimetrici e aumentata sensibilità all'abbagliamento tendono a smettere di guidare di notte e in posti sconosciuti. Soggetti anziani con deficit visivi riconoscono i loro limiti e le loro restrizioni alla guida, ma non ammettono che la causa sia il danno visivo. Comunque, nonostante i soggetti con deficit visivi e del campo visivo vengono considerati non idonei alla guida, alcuni studi empirici hanno dimostrato che alcuni di loro sono ancora in grado di guidare in modo sicuro. È stato infatti presunto che questi soggetti sviluppino strategie visive compensative ai loro deficit facendo particolari movimenti con gli occhi e con il capo. Non tutti i soggetti ipovedenti riescono però a sviluppare da soli tali tecniche per cui si è posta la domanda se essi possono essere allenati a fare ciò. Una ricerca condotta in tal senso ha dimostrato che un sistema training funzionale per l'attenzione può migliorare la capacità di guida. Questo studio ha messo quindi in evidenza che la funzione visiva può essere allenata con successo. Di conseguenza, è facile concludere che la soluzione più efficace sarebbe quella di pianificare un programma di allenamento per questo scopo. In conclusione, il lavoro riporta come la guida automobilistica richieda delle specifiche capacità che possono essere recuperate dopo allenamento. Guidare è una azione complessa, la valutazione dei test di screening per la guida non può essere una semplice decisione promosso O bocciato ma vanno considerati almeno tre livelli che vengono riportati nel lavoro.
2010
Incidentalità e Guida Automobilistica; Sicurezza stradale; Deficit visivo
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Incidentalità e Guida Automobilistica - Seconda Parte / Pescosolido, Nicola. - In: EUVISION. - ISSN 1973-9400. - STAMPA. - 8:4(2010), pp. 48-58.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/398754
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact