Scopo. L’alterazione dello stato emocoagulativo nel periodo postoperatorio aumenta il rischio di complicanze immediate(1). La fibrinolisi, processo deputato alla rimozione della fibrina, contribuisce alla pervietà del microcircolo ed alla riparazione tissutale, fattori implicati anche nella sepsi(2). Abbiamo voluto valutare l’impatto dell’assetto glicemico sullo stato fibrinolitico dei pazienti nell’immediato postoperatorio. Materiali e metodi: Sono stati arruolati 84 pazienti (49M,35F) sottoposti a chirurgia colo-rettale in elezione e ricoverati in Terapia Intensiva Post-Operatoria (TIPO). Età media 68,9±14,1anni; SAPSII 20,3±5,4; monitoraggio standard dei parametri vitali. Sono stati esclusi pazienti affetti da diabete e/o in trattamento anticoagulante. All’ingresso in TIPO, a 6-12-18-24 e 48h (T0-T1-T2-T3-T4-T5) sono stati misurati i valori di emocromo ed emocoagulazione (PT,aPTT, INR,Ratio,fibrinogeno, D-dimero,ATIII) ed è stato eseguito un test tromboelastografico [ROTEM]. I pazienti sono stati suddivisi casualmente in due gruppi: gruppo A (glicemia mantenuta fra 110 e140 mg/dl); gruppo B (glicemia mantenuta fra 140-180mg/dl). I risultati sono stati analizzati statisticamente con l’ANOVA test (significatività per p<0,05) e la correlazione di Spearman. Risultati. Tutti i pazienti sono stati estubati nelle 6h successive all’intervento. I valori glicemici sono stati complessivamente: 114,19±3,6mg/dl nel gruppo A, 167,03±7,5mg/dl nel gruppoB. I risultati del tromboelastogramma hanno evidenziato una riduzione significativa dei valori di formazione del coagulo (CT) all’ingresso e nelle misurazioni a T1,T2,T3,T4 nel gruppo B con una correlazione inversa fra i valori di glicemia e di CT. A distanza di 48h i valori di CT si sono mantenuti inferiori nel gruppo B (n.s.).Al tempo T1 e T2 i pazienti del gruppo B mostravano una maggiore stabilità del coagulo (MCF). La lisi del coagulo (LI30- 45) ha mostrato valori inferiori nei pazienti del gruppo A in tutte le misurazioni considerate. I parametri emocoagulativi standard ed emocromocitometrici non hanno subito variazioni significative fra i due gruppi né all’interno di ciascun gruppo studiato (grafico
Glicemia e fibrinolisi nel postoperatorio / Gabriella, Nardo; Annamaria, Nuti; Maura, Pacchiarotti; Pinto, Giovanni; Alampi, Daniela. - In: MINERVA ANESTESIOLOGICA. - ISSN 1827-1596. - STAMPA. - 76, suppl. 1 al n.10:(2010). (Intervento presentato al convegno 64 congresso nazionale società italiana di anestesia, analgesia e terapia intensiva tenutosi a Parma).
Glicemia e fibrinolisi nel postoperatorio
PINTO, Giovanni;ALAMPI, DANIELA
2010
Abstract
Scopo. L’alterazione dello stato emocoagulativo nel periodo postoperatorio aumenta il rischio di complicanze immediate(1). La fibrinolisi, processo deputato alla rimozione della fibrina, contribuisce alla pervietà del microcircolo ed alla riparazione tissutale, fattori implicati anche nella sepsi(2). Abbiamo voluto valutare l’impatto dell’assetto glicemico sullo stato fibrinolitico dei pazienti nell’immediato postoperatorio. Materiali e metodi: Sono stati arruolati 84 pazienti (49M,35F) sottoposti a chirurgia colo-rettale in elezione e ricoverati in Terapia Intensiva Post-Operatoria (TIPO). Età media 68,9±14,1anni; SAPSII 20,3±5,4; monitoraggio standard dei parametri vitali. Sono stati esclusi pazienti affetti da diabete e/o in trattamento anticoagulante. All’ingresso in TIPO, a 6-12-18-24 e 48h (T0-T1-T2-T3-T4-T5) sono stati misurati i valori di emocromo ed emocoagulazione (PT,aPTT, INR,Ratio,fibrinogeno, D-dimero,ATIII) ed è stato eseguito un test tromboelastografico [ROTEM]. I pazienti sono stati suddivisi casualmente in due gruppi: gruppo A (glicemia mantenuta fra 110 e140 mg/dl); gruppo B (glicemia mantenuta fra 140-180mg/dl). I risultati sono stati analizzati statisticamente con l’ANOVA test (significatività per p<0,05) e la correlazione di Spearman. Risultati. Tutti i pazienti sono stati estubati nelle 6h successive all’intervento. I valori glicemici sono stati complessivamente: 114,19±3,6mg/dl nel gruppo A, 167,03±7,5mg/dl nel gruppoB. I risultati del tromboelastogramma hanno evidenziato una riduzione significativa dei valori di formazione del coagulo (CT) all’ingresso e nelle misurazioni a T1,T2,T3,T4 nel gruppo B con una correlazione inversa fra i valori di glicemia e di CT. A distanza di 48h i valori di CT si sono mantenuti inferiori nel gruppo B (n.s.).Al tempo T1 e T2 i pazienti del gruppo B mostravano una maggiore stabilità del coagulo (MCF). La lisi del coagulo (LI30- 45) ha mostrato valori inferiori nei pazienti del gruppo A in tutte le misurazioni considerate. I parametri emocoagulativi standard ed emocromocitometrici non hanno subito variazioni significative fra i due gruppi né all’interno di ciascun gruppo studiato (graficoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.