Il saggio, sulla base di un MS postumo di David Hume, sostiene che la "primazia" del concetto di "mano invisibile" è da attribuire a Hume che ne parla vent'anni prima di A. Smith. Il saggio sostiene inoltre che il concetto di "mano invisibile" in Hume, in quanto inconciliabile con qualsiasi idea di "Provvidenza" o "armonia cosmica", risulta alquanto distante da quello di A. Smith fondato proprio sul carattere stoico-cristiano della "armonia cosmica". Questo manoscritto postumo, che si dà per la prima volta in italiano, è stato ritrovato nella Henry E. Huntington Library della California tra i "Pulteney Papers" acquistati da Maggs Brothers nel 1952. W.J. Pulteney, avvocato e politico, era amico sia di D. Hume che di A. Smith. Il Ms è di grande valore storico, proprio perché dimostra che la "primazia" del concetto di "mano invisibile" è da attribuire a Hume e non ad A. Smith.
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Titolo: | Utilità e Provvidenza. Hume, Smith e la mano invisibile |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 1999 |
Rivista: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11573/395020 |
Appartiene alla tipologia: | 01a Articolo in rivista |