Il panorama dell'architettura contemporanea presenta figurazioni, propone strategie, delinea metodi e poetiche che sembrano ispirarsi agli sviluppi contemporanei delle scienze della vita. Analogie del mondo delle cose inanimate con il mondo degli organismi viventi e metafore biologiche animano buona parte della letteratura critica dell'architettura e la decodificazione delle figurazioni architettoniche. Non tutte lecite per quanto possano apparire suggestive ed intriganti. Sappiamo del resto quanto l'architettura per la propria natura di disciplina di frontiera abbia consuetudine agli sconfinamenti e quanto sia incline ad assorbire concetti, figure e terminologie dalle discipline i cui sviluppi ritiene di volta in volta più pregnanti di implicazioni per il proprio dominio. In ogni caso - continua Secchi - scienze della natura e della vita, con le loro implicazioni nel pensiero filosofico, ed architettura conoscono una nuova stagione di relazioni più o meno esplicite. Il problema della forma - genesi ed evoluzione - riguarda l'organizzazione strutturale nella quale si danno la realtà fisica, la materia vivente ed il mondo fenomenico ed è al centro dello studio delle rappresentazioni percettive del pensiero simbolico e del linguaggio. La questione dell'origine e della natura delle forme è dunque comune alle dimensioni scientifica, filosofica ed estetica. La dimensione temporale iscritta nei processi di organizzazione e auto-organizzazione delle forme dischiudendo l'orizzonte storico riavvicina sensibilmente natura e ambiente umano, il vivente ed i processi della creazione artistica. Oggi – prosegue il docente - le accelerazioni subite dalle scienze cognitive, dalle neuro scienze, dalla genetica, dall'ecologia, dall'antropologia aprendo nuovi orizzonti agli sviluppi delle civiltà investono problematiche filosofiche, etiche e politiche e inducono ad una riflessione sull'architettura pensata come risposta materiale alle domande di organizzazione e configurazione dell'abitare attraverso la costruzione di spazi per la vita. Il problema della forma è assai più diffuso di quanto gli architetti non siano abituati a credere. Certo esso non assume in altri campi la prioritaria valenza estetica che assume nel nostro e tuttavia non crediamo possa escluderla. Anzi diventa tanto più interessante confrontare le diverse vie attraverso le quali il problema della forma emerge nei diversi ambiti disciplinari ed è oggetto di teorie, concezioni, sensibilità diverse. Si ritiene perciò utile confrontare il "pensiero delle forme" tra studiosi di campi diversi conclude Secchi - ostili tanto al riduzionismo quanto ad un facile sincretismo che volesse annullare le specificità delle singole discipline, disponibili però al superamento del proprio specialismo per la costruzione di uno scambio tra punti di osservazione diversi, in vista di una visione sistemica del proprio sapere.

Il pensiero delle forme tra architettura e scienze della vita / Secchi, Roberto. - (2004). (Intervento presentato al convegno Il pensiero delle forme tra architettura e scienze della vita tenutosi a Frascati, Auditorium delle Scuderie Aldobrandini nel 7-8-9 ottobre 2004).

Il pensiero delle forme tra architettura e scienze della vita

SECCHI, Roberto
2004

Abstract

Il panorama dell'architettura contemporanea presenta figurazioni, propone strategie, delinea metodi e poetiche che sembrano ispirarsi agli sviluppi contemporanei delle scienze della vita. Analogie del mondo delle cose inanimate con il mondo degli organismi viventi e metafore biologiche animano buona parte della letteratura critica dell'architettura e la decodificazione delle figurazioni architettoniche. Non tutte lecite per quanto possano apparire suggestive ed intriganti. Sappiamo del resto quanto l'architettura per la propria natura di disciplina di frontiera abbia consuetudine agli sconfinamenti e quanto sia incline ad assorbire concetti, figure e terminologie dalle discipline i cui sviluppi ritiene di volta in volta più pregnanti di implicazioni per il proprio dominio. In ogni caso - continua Secchi - scienze della natura e della vita, con le loro implicazioni nel pensiero filosofico, ed architettura conoscono una nuova stagione di relazioni più o meno esplicite. Il problema della forma - genesi ed evoluzione - riguarda l'organizzazione strutturale nella quale si danno la realtà fisica, la materia vivente ed il mondo fenomenico ed è al centro dello studio delle rappresentazioni percettive del pensiero simbolico e del linguaggio. La questione dell'origine e della natura delle forme è dunque comune alle dimensioni scientifica, filosofica ed estetica. La dimensione temporale iscritta nei processi di organizzazione e auto-organizzazione delle forme dischiudendo l'orizzonte storico riavvicina sensibilmente natura e ambiente umano, il vivente ed i processi della creazione artistica. Oggi – prosegue il docente - le accelerazioni subite dalle scienze cognitive, dalle neuro scienze, dalla genetica, dall'ecologia, dall'antropologia aprendo nuovi orizzonti agli sviluppi delle civiltà investono problematiche filosofiche, etiche e politiche e inducono ad una riflessione sull'architettura pensata come risposta materiale alle domande di organizzazione e configurazione dell'abitare attraverso la costruzione di spazi per la vita. Il problema della forma è assai più diffuso di quanto gli architetti non siano abituati a credere. Certo esso non assume in altri campi la prioritaria valenza estetica che assume nel nostro e tuttavia non crediamo possa escluderla. Anzi diventa tanto più interessante confrontare le diverse vie attraverso le quali il problema della forma emerge nei diversi ambiti disciplinari ed è oggetto di teorie, concezioni, sensibilità diverse. Si ritiene perciò utile confrontare il "pensiero delle forme" tra studiosi di campi diversi conclude Secchi - ostili tanto al riduzionismo quanto ad un facile sincretismo che volesse annullare le specificità delle singole discipline, disponibili però al superamento del proprio specialismo per la costruzione di uno scambio tra punti di osservazione diversi, in vista di una visione sistemica del proprio sapere.
2004
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/392331
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact