Introduzione. L’Inibizione di Ritorno (IOR) è un meccanismo attenzionale che riflette il rallentamento dei tempi di reazione (RT) nel rispondere a stimoli presentati in posizioni precedentemente attese. Numerosi studi hanno valutato la IOR negli adulti e nei bambini utilizzando un classico paradigma di cueing spaziale periferico e, recentemente, la IOR è stata anche studiata nei bambini con disturbi dello spettro autistico. In particolare, utilizzando un paradigma di cueing periferico non predittivo, non si sono riscontrate differenze nella IOR tra bambini con autismo ad alto funzionamento e bambini con sviluppo tipico, ma si è evidenziato un effetto di IOR più marcato nei bambini con sindrome di Asperger rispetto ai bambini con sviluppo tipico. Questo studio si propone di replicare tale risultato, verificando anche se lo stesso effetto si osserva utilizzando un paradigma di eye-gaze cueing. Metodo. Hanno partecipato allo studio 14 bambini con sindrome di Asperger (12 maschi e 2 femmine; etá media 13 anni) e 14 bambini con sviluppo tipico, appaiati per etá, genere e quoziente intellettivo. Ai partecipanti veniva richiesto di eseguire sia la versione classica (con indizi spaziali di tipo periferico) che la nuova versione del paradigma di IOR (con la presentazione centrale di uno sguardo direzionale). Risultati. Entrambi i gruppi (Asperger e Controlli) presentavano normali livelli di IOR in risposta alla posizione segnalata da indizi spaziali di tipo periferico. Tuttavia, solo i bambini con sviluppo tipico, ma non i bambini con sindrome di Asperger presentavo un effetto di IOR in relazione alla posizione segnalata dallo sguardo. Conclusioni. Tale risultato sembrerebbe riflettere la difficoltá degli individui con sindrome di Asperger nel rispondere a informazione socialmente rilevanti.
Effetti di inibizione di ritorno in risposta alla direzione indicata dallo sguardo e a indizi spaziali di tipo periferico / Casagrande, Maria; Marotta, Andrea; Ruggiero, S.; Maccari, Lisa; Rosa, C.; Lupianez, J.; Pasini, A.. - STAMPA. - (2011), pp. 17-18. (Intervento presentato al convegno XVII Congresso Nazionale Associazione Italiana Di Psicologia-Sezione di Psicologia Sperimentale- AIP tenutosi a Catania nel 14-16 Settembre 2011).
Effetti di inibizione di ritorno in risposta alla direzione indicata dallo sguardo e a indizi spaziali di tipo periferico.
CASAGRANDE, Maria;MAROTTA, ANDREA;MACCARI, LISA;
2011
Abstract
Introduzione. L’Inibizione di Ritorno (IOR) è un meccanismo attenzionale che riflette il rallentamento dei tempi di reazione (RT) nel rispondere a stimoli presentati in posizioni precedentemente attese. Numerosi studi hanno valutato la IOR negli adulti e nei bambini utilizzando un classico paradigma di cueing spaziale periferico e, recentemente, la IOR è stata anche studiata nei bambini con disturbi dello spettro autistico. In particolare, utilizzando un paradigma di cueing periferico non predittivo, non si sono riscontrate differenze nella IOR tra bambini con autismo ad alto funzionamento e bambini con sviluppo tipico, ma si è evidenziato un effetto di IOR più marcato nei bambini con sindrome di Asperger rispetto ai bambini con sviluppo tipico. Questo studio si propone di replicare tale risultato, verificando anche se lo stesso effetto si osserva utilizzando un paradigma di eye-gaze cueing. Metodo. Hanno partecipato allo studio 14 bambini con sindrome di Asperger (12 maschi e 2 femmine; etá media 13 anni) e 14 bambini con sviluppo tipico, appaiati per etá, genere e quoziente intellettivo. Ai partecipanti veniva richiesto di eseguire sia la versione classica (con indizi spaziali di tipo periferico) che la nuova versione del paradigma di IOR (con la presentazione centrale di uno sguardo direzionale). Risultati. Entrambi i gruppi (Asperger e Controlli) presentavano normali livelli di IOR in risposta alla posizione segnalata da indizi spaziali di tipo periferico. Tuttavia, solo i bambini con sviluppo tipico, ma non i bambini con sindrome di Asperger presentavo un effetto di IOR in relazione alla posizione segnalata dallo sguardo. Conclusioni. Tale risultato sembrerebbe riflettere la difficoltá degli individui con sindrome di Asperger nel rispondere a informazione socialmente rilevanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.