Percezione di profondità binoculare in soggetti con tratti di personalità schizotipica

Introduzione. I pazienti schizofrenici presentano molti disturbi visuopercettivi. Fra questi, è noto il disturbo di percezione di profondità, che è stato attribuito a un deficit delle vie magnocellulare e parvocellulare. Molti studi hanno documentato in soggetti con tratti di personalità schizotipica la presenza di deficit visuopercettivi simili a quelli osservati nella schizofrenia. Tuttavia la percezione di profondità non è mai stata valutata in questi soggetti. Metodo. Nel nostro studio abbiamo confrontato la prestazione di 12 soggetti schizotipici clinicamente sani con quella di 17 controlli utilizzando un compito computerizzato di percezione di profondità. Ai soggetti si chiedeva di compiere una discriminazione di profondità relativa, confrontando la posizione di due target presentati simultaneamente. Erano previsti quattro livelli di difficoltà, due semplici e due difficili. Risultati. Oltre all’effetto principale del Gruppo (F1.27= 7.39; p< .02), con una maggiore percentuale di errori per il gruppo di schizotipici rispetto ai controlli, un’interazione Gruppo per Condizione (F3.8= 3.50; p< .02) ha mostrato che i due gruppi differivano significativamente solo nella condizione più difficile (p< .01). Conclusioni. Il disturbo di percezione di profondità presentato da soggetti con tratti di personalità schizotipica sembra essere simile, ma meno grave, rispetto a quello presentato da pazienti schizofrenici. Poiché la percezione di profondità raggiunge il suo pieno sviluppo entro l’età di 9 anni, un deficit in questa funzione potrebbe indicare, nell’adulto, un fallimento della plasticità neurale avvenuto nei primi anni di vita, e potrebbe fornire nuovi spunti di riflessione per l’individuazione di soggetti ad alto rischio.