In 1512, after having chased the Bentivoglio from Bologna, Pope Julius II decided not only to rebuild the destroyed fortress of Porta Galliera, which however never ended up to be built, but also to create a new military post at Porta Maggiore, to defend the road to Romagna. This second fortress, the so-called “rocchetta”, reused the walls of the ancient medieval gate, while a new one, in Renaissance style, was built on a site nearby. Almost completely ignored by Renaissance historians, the gate and the “rocchetta” of Porta Maggiore are reconstructed thanks to contemporary chronicles and some important drawings, mostly from 18th century. Both buildings, probably designed by Bramante, were demolished in 1770 when Gian Giacomo Dotti created the new Porta Maggiore. In the early twentieth century even this building was destroyed and, during the demolition work, the remains of the previous medieval gate returned to light, which, restored and supplemented, are forming the present gate.

Dopo aver riconquistato Bologna cacciandone i Bentivoglio, Giulio II fece erigere una fortezza nella zona settentrionale della città, presso porta Galliera, sul sito della rocca trecentesca più volte distrutta dai bolognesi. Il progetto della fortezza fu affidato a Bramante, che pensò di collegarla, tramita una nuova strada rettilinea, alla piazza principale e al palazzo del Legato. Col successivo rientro dei Bentivoglio nel 1511, la fortezza roveresca fu distrutta a furor di popolo. L’anno seguente, quando Giulio II allontanò definitivamente i Bentivoglio, decise non solo di riedificare ancora una volta la fortezza di porta Galliera, cosa che non ebbe alcun seguito, ma anche di costruire a partire dal 1512 una nuova postazione militare presso porta Maggiore, a difesa della strada verso la Romagna. Questa seconda fortezza, la cosiddetta “rocchetta”, riutilizzava le strutture murarie dell’antica porta medievale, mentre una nuova porta, in forme rinascimentali, fu innalzata in un sito poco distante. Quasi completamente ignorate dalla storiografia, la porta e la “rocchetta” di porta Maggiore, la seconda delle quali mai ultimata, sono ricostruibili grazie alle cronache contemporanee e ad alcuni importanti disegni, per la maggior parte settecenteschi. Le fabbriche, attribuibili a Bramante, il quale aveva accompagnato il pontefice durante la guerra di Romagna del 1510-11 e si era con lui trattenuto a Bologna, furono demolite nel 1770 quando, su disegno di Gian Giacomo Dotti, fu creata la nuova porta Maggiore. Nei primi anni del Novecento anche questo edificio fu infine distrutto e, durante i lavori, tornarono alla luce i resti della precedente porta medievale. Essi, restaurati e integrati, costituiscono la porta attuale. Il saggio affronta per la prima volta, con l'ausilio delle fonti storiche e della documentazione grafica, un'opera perduta di Bramante finora trascurata.

Bramante e la “rocchetta” di porta Maggiore a Bologna / Ricci, Maurizio. - In: ARTE LOMBARDA. - ISSN 0004-3443. - STAMPA. - 176-177, 1-2:Nuova serie(2016), pp. 169-175.

Bramante e la “rocchetta” di porta Maggiore a Bologna

RICCI, MAURIZIO
2016

Abstract

In 1512, after having chased the Bentivoglio from Bologna, Pope Julius II decided not only to rebuild the destroyed fortress of Porta Galliera, which however never ended up to be built, but also to create a new military post at Porta Maggiore, to defend the road to Romagna. This second fortress, the so-called “rocchetta”, reused the walls of the ancient medieval gate, while a new one, in Renaissance style, was built on a site nearby. Almost completely ignored by Renaissance historians, the gate and the “rocchetta” of Porta Maggiore are reconstructed thanks to contemporary chronicles and some important drawings, mostly from 18th century. Both buildings, probably designed by Bramante, were demolished in 1770 when Gian Giacomo Dotti created the new Porta Maggiore. In the early twentieth century even this building was destroyed and, during the demolition work, the remains of the previous medieval gate returned to light, which, restored and supplemented, are forming the present gate.
2016
Dopo aver riconquistato Bologna cacciandone i Bentivoglio, Giulio II fece erigere una fortezza nella zona settentrionale della città, presso porta Galliera, sul sito della rocca trecentesca più volte distrutta dai bolognesi. Il progetto della fortezza fu affidato a Bramante, che pensò di collegarla, tramita una nuova strada rettilinea, alla piazza principale e al palazzo del Legato. Col successivo rientro dei Bentivoglio nel 1511, la fortezza roveresca fu distrutta a furor di popolo. L’anno seguente, quando Giulio II allontanò definitivamente i Bentivoglio, decise non solo di riedificare ancora una volta la fortezza di porta Galliera, cosa che non ebbe alcun seguito, ma anche di costruire a partire dal 1512 una nuova postazione militare presso porta Maggiore, a difesa della strada verso la Romagna. Questa seconda fortezza, la cosiddetta “rocchetta”, riutilizzava le strutture murarie dell’antica porta medievale, mentre una nuova porta, in forme rinascimentali, fu innalzata in un sito poco distante. Quasi completamente ignorate dalla storiografia, la porta e la “rocchetta” di porta Maggiore, la seconda delle quali mai ultimata, sono ricostruibili grazie alle cronache contemporanee e ad alcuni importanti disegni, per la maggior parte settecenteschi. Le fabbriche, attribuibili a Bramante, il quale aveva accompagnato il pontefice durante la guerra di Romagna del 1510-11 e si era con lui trattenuto a Bologna, furono demolite nel 1770 quando, su disegno di Gian Giacomo Dotti, fu creata la nuova porta Maggiore. Nei primi anni del Novecento anche questo edificio fu infine distrutto e, durante i lavori, tornarono alla luce i resti della precedente porta medievale. Essi, restaurati e integrati, costituiscono la porta attuale. Il saggio affronta per la prima volta, con l'ausilio delle fonti storiche e della documentazione grafica, un'opera perduta di Bramante finora trascurata.
architettura militare; rinascimento; Bologna; Bramante; Giulio II
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Bramante e la “rocchetta” di porta Maggiore a Bologna / Ricci, Maurizio. - In: ARTE LOMBARDA. - ISSN 0004-3443. - STAMPA. - 176-177, 1-2:Nuova serie(2016), pp. 169-175.
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