Le infezioni virali ed il consumo di bevande alcoliche sono due condizioni che provocano danni epatici di entità variabile(steatosi,epatite cronica,cirrosi,epatocarcinoma) L'alcol è un agente epatotossico che da solo contribuisce allo sviluppo di lesioni epatiche che a volte sono reversibili (steatosi) se si sospende il potus, in caso contrario,invece,evolvono in quadri clinici più gravi (epatite cronica,cirrosi). Il rapporto tra virus epatotropi ed alcol non è ancora ben chiara; comunque l'associazione tra infezione cronica virale e abuso di sostanze epatotossiche come l'alcol contribuisce alla sviluppo di una malattia epatica severa che può evolvere fino al carcinoma epatocellulare. Bisogna sottolineare il fatto l'acol agisce anche sul sistema immunitario inibendolo Quindi in un soggetto dedito ad abuso alcolico siassomma al danno tossico una incapacità a difendersi dalle infezioni .Da studi effettuati in merito si evidenzia ad esempio, l'esistenza di un'alta incidenza dell'infezione da HCV negli alcolisti cronici e secondo la letteratura nelle diverse aree geografiche la prevalenza varia dal 15 al 65%; questa variabilità estrema dimostra una scarsaomogeneità dei dati, probabilmente legata ad un inquadramento poco accurato dell'alcolista. Vari studi condotti sulla correlazione tra virus epatotropi ed alcool non hanno chiarito completamente se l'evoluzione della patologia epatica sia, in rapporto alle due noxae, di tipo additivo o sinergico. L'alcol potrebbe esacerbare le infezioni virali ed aggravare il danno d'organo causando uno stress ossidativo e promuovendo la fibrosi, quindi accelerando la progressione verso la cirrosi. Nel presente studio vorremmo valutare il pattern virologico relativo alle confezioni HCV/HIV ed HBV/HCV,mediante ricerca oltre che degli anticorpi specifici anche del genoma virale, la carica virale ed il genotipo in un ampio gruppo di alcolisti cronici.La popolazione che abbiamo intenzione di studiare sono i soggetti seguiti presso il Centro di Riferimento Alcologico della Regione Lazio. I pazienti verranno monitorati raccogliendo i loro dati personali ; verranno effettuate una serie di analisi chimico-cliniche di routine I soggetti che al primo screening risulteranno positivi per la presenza di anticorpi specifici per i suddetti virus verranno inseriti in un protocollo di follow-up a tre mesi, sei mesi ed un anno che comprende le seguentianalisi:° Estrazione RNA/DNA virale da siero ° Amplificazione del HCV-RNA mediante trascrittasi inversa seguita da una nested-PCR utilizzando primers della regione conservata..Amplificazione del HBV-DNA con una nested-PCR utilizzando primers della regione conservata..

INFEZIONI VIRALI ED ALCOLISMO / Rivanera, Daniela; LOZZI M. A., AMORI L; Suatoni, G; Grosso, F.; Attilia, F; Trapani, S; Risio, C.. - STAMPA. - (2007).

INFEZIONI VIRALI ED ALCOLISMO

RIVANERA, Daniela;
2007

Abstract

Le infezioni virali ed il consumo di bevande alcoliche sono due condizioni che provocano danni epatici di entità variabile(steatosi,epatite cronica,cirrosi,epatocarcinoma) L'alcol è un agente epatotossico che da solo contribuisce allo sviluppo di lesioni epatiche che a volte sono reversibili (steatosi) se si sospende il potus, in caso contrario,invece,evolvono in quadri clinici più gravi (epatite cronica,cirrosi). Il rapporto tra virus epatotropi ed alcol non è ancora ben chiara; comunque l'associazione tra infezione cronica virale e abuso di sostanze epatotossiche come l'alcol contribuisce alla sviluppo di una malattia epatica severa che può evolvere fino al carcinoma epatocellulare. Bisogna sottolineare il fatto l'acol agisce anche sul sistema immunitario inibendolo Quindi in un soggetto dedito ad abuso alcolico siassomma al danno tossico una incapacità a difendersi dalle infezioni .Da studi effettuati in merito si evidenzia ad esempio, l'esistenza di un'alta incidenza dell'infezione da HCV negli alcolisti cronici e secondo la letteratura nelle diverse aree geografiche la prevalenza varia dal 15 al 65%; questa variabilità estrema dimostra una scarsaomogeneità dei dati, probabilmente legata ad un inquadramento poco accurato dell'alcolista. Vari studi condotti sulla correlazione tra virus epatotropi ed alcool non hanno chiarito completamente se l'evoluzione della patologia epatica sia, in rapporto alle due noxae, di tipo additivo o sinergico. L'alcol potrebbe esacerbare le infezioni virali ed aggravare il danno d'organo causando uno stress ossidativo e promuovendo la fibrosi, quindi accelerando la progressione verso la cirrosi. Nel presente studio vorremmo valutare il pattern virologico relativo alle confezioni HCV/HIV ed HBV/HCV,mediante ricerca oltre che degli anticorpi specifici anche del genoma virale, la carica virale ed il genotipo in un ampio gruppo di alcolisti cronici.La popolazione che abbiamo intenzione di studiare sono i soggetti seguiti presso il Centro di Riferimento Alcologico della Regione Lazio. I pazienti verranno monitorati raccogliendo i loro dati personali ; verranno effettuate una serie di analisi chimico-cliniche di routine I soggetti che al primo screening risulteranno positivi per la presenza di anticorpi specifici per i suddetti virus verranno inseriti in un protocollo di follow-up a tre mesi, sei mesi ed un anno che comprende le seguentianalisi:° Estrazione RNA/DNA virale da siero ° Amplificazione del HCV-RNA mediante trascrittasi inversa seguita da una nested-PCR utilizzando primers della regione conservata..Amplificazione del HBV-DNA con una nested-PCR utilizzando primers della regione conservata..
2007
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/389966
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