Le infezioni virali sono uno dei maggiori problemi della sanità pubblica ed in particolare le epatiti virali .Interessante è lo studio di epatopatie ad eziologia apparentemente non-virus correlabile ; queste malattie con manifestazioni extraepatiche, seppure a patogenesi diversa hanno in comune il sovraccarico di ferro, probabilmente indotto da mutazioni che riguardano il gene HFE(precedentemente siglato HLA-A a causa dell'iniziale inclusione nella regione HLA)(Halliday JW et al.1998; Edwards CQ et al.1989).L'HFE ha presumilmente un ruolo funzionale nella regolazione nell'accumulo di ferro cellulare (Lebron JA et al.1998; Waheed A. et al.1997)e il fegato è il principale target della tossicità del ferro poichè è il responsabile dell'assorbimento e dello stoccaggio di enormi quantità di ferro. Le principali mutazioni del gene HFE sono due mutazioni puntiformi: la Cys282Tyr (indebolimento del legame HFE/beta 2-microglobulina ed aumento della degradazione dell'HFE) e la Hys63Asp (riduzione dell'affinità tra transferrina e recettori della transferrina) (Waheed et al.1997). Queste mutazioni sono state dimostrate nei soggetti affetti da Emocromatosi genetica (HH), una malattia autosomica recessiva legata al metabolismo del ferro,ed hanno una chiara associazione con la malattia; lo studio di tali mutazioni nei soggetti affetti da Porfiria Cutanea tarda (PCT) , malattia caratterizzata da lesioni cutaneee e che presenta il sovraccarico di ferro, ha dato risultati contrastanti.Infetti Santos et al.(1997) riportano un aumento nella presenza delle due mutazioni rispetto al controllo sano , Roberts (1998) riscontra un'alta frequenza solo del Cys282Tyr nei pazienti con PCT sia nelle forme omozigote che eterozigote. Al contrario Sampierto (1998) in uno studio di PCT del Nord Italia non trova associazione tra PCT e Cys282Tyr mentre l'Hys63Asp risulta aumentata. Solo più recentemente (Piperno 2001) sono allo studio la presenza di altre mutazioni come la S65C, trovata in soggetti francesi affetti da HH(Mura 1999) il cui ruolo nella manifestazione clinica è da dimostrare. Con la presenza di tali mutazioni alcuni autori (Zaneta 2000)hanno supposto una predisposizione di tali pazienti alle infezioni virali, visto che numerosi lavori riportavano sia nei pazienti con HH che con PCT ,epatopatie ad eziologia apparentemente non virus-correlabile , la presenza di virus come l'HCV anche in assenza di un'esposizione nota al virus. Alcuni studi di infezioni con virus epatitici nell'HH ha mostrato la presenza di infezioni virali in circa il 9% di virus epatite B,mentre l'infezione con il virus C è presente nel 17% di pazienti senza cirrosi e nel 29% di quelli con sviluppo di cirrosi ( ).Numerosi autori ed anche in alcuni nostri precedenti lavori su pazienti affetti da PCT abbiamo dimostrato con l'utilizzo della biologia molecolare di un'alta percentuale (circa il 75%) di presenza dell'HCV-RNA sia in pazienti affetti da PCT familiare che PCT sporadica.Le tecniche di amplificazione genica ,ha aperto nuove potenzialità nella ricerca di nuovi agenti infettivi. Nel 1997 è stato isolato per la prima volta da T.Nishizawa,un nuovo virus designato TTV (Transfusion transmitted virus)Il TTV è un virus a a singola elica circolare di DNA composto da 3808 a3853 basi, privo di involucro ,per la sua struttura circolare è stato classificato ipoteticamente alla Famiglia dei Circoviridae.. E' geneticamente molto eterogeneo e lo studio con il sequenziamento ha mostrato diversi genotipi, ne sono stati classificati ben 16 diversi. .Nel 1998 Naoumov isola il TTV-DNA in 18 di 72 pazienti di cui la maggior parte non presentava dati biochimici e istologici evidenti del danno epatico, suggerendo che il TTV poteva essere la causa di epatopatie criptogenetiche. Nell'ambito del nostro laboratorio,il S.S.Analisi Microbiologiche I, si effettua da svariati anni un servizio di biologia molecolare per lo studio delle epatiti virali ci sembra quindi interessante analizzare una possibile relazione tra la presenza di specifiche mutazioni per il gene HFE e la presenza di un nuovo virus come il TTV in pazienti affetti sia da emocromatosi genetica che da porfiria cutanea tarda
STUDIO VIROLOGICO IN SOGGETTI PORTATORI DI MUTAZIONI NEL GENE HFE / Rivanera, Daniela; GRISO D., MACRY ANNELISA; Sacripanti, Daniela; Rinaldi, Rosanna; DE BERNARDO, Carmeilia. - STAMPA. - (2001).
STUDIO VIROLOGICO IN SOGGETTI PORTATORI DI MUTAZIONI NEL GENE HFE
RIVANERA, Daniela;
2001
Abstract
Le infezioni virali sono uno dei maggiori problemi della sanità pubblica ed in particolare le epatiti virali .Interessante è lo studio di epatopatie ad eziologia apparentemente non-virus correlabile ; queste malattie con manifestazioni extraepatiche, seppure a patogenesi diversa hanno in comune il sovraccarico di ferro, probabilmente indotto da mutazioni che riguardano il gene HFE(precedentemente siglato HLA-A a causa dell'iniziale inclusione nella regione HLA)(Halliday JW et al.1998; Edwards CQ et al.1989).L'HFE ha presumilmente un ruolo funzionale nella regolazione nell'accumulo di ferro cellulare (Lebron JA et al.1998; Waheed A. et al.1997)e il fegato è il principale target della tossicità del ferro poichè è il responsabile dell'assorbimento e dello stoccaggio di enormi quantità di ferro. Le principali mutazioni del gene HFE sono due mutazioni puntiformi: la Cys282Tyr (indebolimento del legame HFE/beta 2-microglobulina ed aumento della degradazione dell'HFE) e la Hys63Asp (riduzione dell'affinità tra transferrina e recettori della transferrina) (Waheed et al.1997). Queste mutazioni sono state dimostrate nei soggetti affetti da Emocromatosi genetica (HH), una malattia autosomica recessiva legata al metabolismo del ferro,ed hanno una chiara associazione con la malattia; lo studio di tali mutazioni nei soggetti affetti da Porfiria Cutanea tarda (PCT) , malattia caratterizzata da lesioni cutaneee e che presenta il sovraccarico di ferro, ha dato risultati contrastanti.Infetti Santos et al.(1997) riportano un aumento nella presenza delle due mutazioni rispetto al controllo sano , Roberts (1998) riscontra un'alta frequenza solo del Cys282Tyr nei pazienti con PCT sia nelle forme omozigote che eterozigote. Al contrario Sampierto (1998) in uno studio di PCT del Nord Italia non trova associazione tra PCT e Cys282Tyr mentre l'Hys63Asp risulta aumentata. Solo più recentemente (Piperno 2001) sono allo studio la presenza di altre mutazioni come la S65C, trovata in soggetti francesi affetti da HH(Mura 1999) il cui ruolo nella manifestazione clinica è da dimostrare. Con la presenza di tali mutazioni alcuni autori (Zaneta 2000)hanno supposto una predisposizione di tali pazienti alle infezioni virali, visto che numerosi lavori riportavano sia nei pazienti con HH che con PCT ,epatopatie ad eziologia apparentemente non virus-correlabile , la presenza di virus come l'HCV anche in assenza di un'esposizione nota al virus. Alcuni studi di infezioni con virus epatitici nell'HH ha mostrato la presenza di infezioni virali in circa il 9% di virus epatite B,mentre l'infezione con il virus C è presente nel 17% di pazienti senza cirrosi e nel 29% di quelli con sviluppo di cirrosi ( ).Numerosi autori ed anche in alcuni nostri precedenti lavori su pazienti affetti da PCT abbiamo dimostrato con l'utilizzo della biologia molecolare di un'alta percentuale (circa il 75%) di presenza dell'HCV-RNA sia in pazienti affetti da PCT familiare che PCT sporadica.Le tecniche di amplificazione genica ,ha aperto nuove potenzialità nella ricerca di nuovi agenti infettivi. Nel 1997 è stato isolato per la prima volta da T.Nishizawa,un nuovo virus designato TTV (Transfusion transmitted virus)Il TTV è un virus a a singola elica circolare di DNA composto da 3808 a3853 basi, privo di involucro ,per la sua struttura circolare è stato classificato ipoteticamente alla Famiglia dei Circoviridae.. E' geneticamente molto eterogeneo e lo studio con il sequenziamento ha mostrato diversi genotipi, ne sono stati classificati ben 16 diversi. .Nel 1998 Naoumov isola il TTV-DNA in 18 di 72 pazienti di cui la maggior parte non presentava dati biochimici e istologici evidenti del danno epatico, suggerendo che il TTV poteva essere la causa di epatopatie criptogenetiche. Nell'ambito del nostro laboratorio,il S.S.Analisi Microbiologiche I, si effettua da svariati anni un servizio di biologia molecolare per lo studio delle epatiti virali ci sembra quindi interessante analizzare una possibile relazione tra la presenza di specifiche mutazioni per il gene HFE e la presenza di un nuovo virus come il TTV in pazienti affetti sia da emocromatosi genetica che da porfiria cutanea tardaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.