Nella maggior parte dei paesi delle Nazioni Unite, la qualità dell'aria è migliorata notevolmente negli ultimi decenni. Questo miglioramento è stato raggiunto grazie ad una serie di misure volte a ridurre le emissioni atmosferiche nocive, comprese quelle previste dai diversi protocolli adottati nell'ambito della Convenzione sul Trasporto Transfrontaliero a Lungo Raggio dell’Inquinamento Atmosferico (CLRTAP). D'altra parte però, vi sono prove convincenti che gli attuali livelli di inquinamento atmosferico continuino a costituire un notevole rischio sia per l'ambiente che per la salute umana. La qualità dell’aria è uno degli elementi più importanti per definire lo stato dell’ambiente ed è una delle emergenze che più preoccupa nelle aree urbane, dove le concentrazioni di inquinanti spesso superano i livelli consentiti e dove la percentuale di popolazione esposta è più elevata. Si calcola che circa il 75% della popolazione italiana viva in aree urbane, dove si consuma più del 70% dell’energia e da dove proviene oltre l’80% delle emissioni antropiche di gas serra. In particolare, l'inquinamento da particolato (PM) e da ozono troposferico (O3), è sottoposto a grande attenzione nella maggior parte delle città europee, soprattutto per quelle situate nel bacino del Mediterraneo, dove le condizioni climatiche favoriscono la formazione di O3 durante il periodo estivo. Gli studi epidemiologici continuano ad associare questi inquinanti atmosferici ad un aumento della morbilità e della mortalità dell’uomo. Il sistema cardiopolmonare è spesso l'obiettivo iniziale di questi agenti tossici, che vengono assunti per via inalatoria. Un controllo efficiente delle concentrazioni e l’adozione di strategie di riduzione delle emissioni sono essenziali al fine di minimizzare l'impatto sull’ambiente e sulla salute dell'inquinamento atmosferico da PM e O3. Il tema del verde urbano è fortemente sentito dai cittadini, perché incide direttamente sulla loro qualità della vita, quindi disponibilità di aree verdi rappresenta un elemento importante per la riqualificazione dell’ambiente urbano. Oltre alle sue note funzioni estetiche e ricreative, il verde urbano è essenziale anche per altri processi importanti, come l’assorbimento dell’anidride carbonica atmosferica (CO2), di altri gas ad effetto serra, così come degli inquinanti atmosferici. Molti studi scientifici hanno fornito stime quantitative della capacità di miglioramento della qualità dell'aria da parte delle cosiddette "foreste urbane", in termini di quantità di inquinanti atmosferici, come O3 e PM10, rimossa da alberi e arbusti in diverse aree metropolitane. In particolare, per la città di Roma, Manes et al. (2010) hanno stimato che la vegetazione urbana (latifoglie sempreverdi, latifoglie decidue e conifere) negli anni 2003 e 2004 ha rimosso rispettivamente un totale di 311.1 e 306.9 ton di O3, e un valore massimo di PM10 pari a 936.90 e 1253.98 ton. La relazione tra biodiversità e servizi ecosistemici è stata studiata da numerosi Autori anche attraverso l’analisi della funzione svolta dalle foreste urbane, con particolare riguardo alla mitigazione dell’inquinamento atmosferico. Risulta comunque necessario approfondire le conoscenze sull’azione che specie vegetali differenti presenti in aree urbane hanno sulla stabilità di tale servizio ecosistemico. Proteggere, riqualificare ed incrementare sia le aree verdi urbane, che le aree forestate periurbane, tramite specifici piani comunali di gestione, risulta pertanto fondamentale per uno sviluppo sostenibile delle aree metropolitane migliorando la qualità della vita dei residenti.

Diversità del verde urbano e rimozione di inquinanti atmosferici / Manes, Fausto. - In: ATTI DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI ECOLOGIA. - ISSN 1127-5006. - STAMPA. - 1:(2010), pp. 23-23. (Intervento presentato al convegno XX Congresso Nazionale della Società Italiana di Ecologia “Le Scienze Ecologiche Oggi” tenutosi a Roma nel 27 - 30 settembre 2010).

Diversità del verde urbano e rimozione di inquinanti atmosferici

MANES, Fausto
2010

Abstract

Nella maggior parte dei paesi delle Nazioni Unite, la qualità dell'aria è migliorata notevolmente negli ultimi decenni. Questo miglioramento è stato raggiunto grazie ad una serie di misure volte a ridurre le emissioni atmosferiche nocive, comprese quelle previste dai diversi protocolli adottati nell'ambito della Convenzione sul Trasporto Transfrontaliero a Lungo Raggio dell’Inquinamento Atmosferico (CLRTAP). D'altra parte però, vi sono prove convincenti che gli attuali livelli di inquinamento atmosferico continuino a costituire un notevole rischio sia per l'ambiente che per la salute umana. La qualità dell’aria è uno degli elementi più importanti per definire lo stato dell’ambiente ed è una delle emergenze che più preoccupa nelle aree urbane, dove le concentrazioni di inquinanti spesso superano i livelli consentiti e dove la percentuale di popolazione esposta è più elevata. Si calcola che circa il 75% della popolazione italiana viva in aree urbane, dove si consuma più del 70% dell’energia e da dove proviene oltre l’80% delle emissioni antropiche di gas serra. In particolare, l'inquinamento da particolato (PM) e da ozono troposferico (O3), è sottoposto a grande attenzione nella maggior parte delle città europee, soprattutto per quelle situate nel bacino del Mediterraneo, dove le condizioni climatiche favoriscono la formazione di O3 durante il periodo estivo. Gli studi epidemiologici continuano ad associare questi inquinanti atmosferici ad un aumento della morbilità e della mortalità dell’uomo. Il sistema cardiopolmonare è spesso l'obiettivo iniziale di questi agenti tossici, che vengono assunti per via inalatoria. Un controllo efficiente delle concentrazioni e l’adozione di strategie di riduzione delle emissioni sono essenziali al fine di minimizzare l'impatto sull’ambiente e sulla salute dell'inquinamento atmosferico da PM e O3. Il tema del verde urbano è fortemente sentito dai cittadini, perché incide direttamente sulla loro qualità della vita, quindi disponibilità di aree verdi rappresenta un elemento importante per la riqualificazione dell’ambiente urbano. Oltre alle sue note funzioni estetiche e ricreative, il verde urbano è essenziale anche per altri processi importanti, come l’assorbimento dell’anidride carbonica atmosferica (CO2), di altri gas ad effetto serra, così come degli inquinanti atmosferici. Molti studi scientifici hanno fornito stime quantitative della capacità di miglioramento della qualità dell'aria da parte delle cosiddette "foreste urbane", in termini di quantità di inquinanti atmosferici, come O3 e PM10, rimossa da alberi e arbusti in diverse aree metropolitane. In particolare, per la città di Roma, Manes et al. (2010) hanno stimato che la vegetazione urbana (latifoglie sempreverdi, latifoglie decidue e conifere) negli anni 2003 e 2004 ha rimosso rispettivamente un totale di 311.1 e 306.9 ton di O3, e un valore massimo di PM10 pari a 936.90 e 1253.98 ton. La relazione tra biodiversità e servizi ecosistemici è stata studiata da numerosi Autori anche attraverso l’analisi della funzione svolta dalle foreste urbane, con particolare riguardo alla mitigazione dell’inquinamento atmosferico. Risulta comunque necessario approfondire le conoscenze sull’azione che specie vegetali differenti presenti in aree urbane hanno sulla stabilità di tale servizio ecosistemico. Proteggere, riqualificare ed incrementare sia le aree verdi urbane, che le aree forestate periurbane, tramite specifici piani comunali di gestione, risulta pertanto fondamentale per uno sviluppo sostenibile delle aree metropolitane migliorando la qualità della vita dei residenti.
2010
XX Congresso Nazionale della Società Italiana di Ecologia “Le Scienze Ecologiche Oggi”
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
Diversità del verde urbano e rimozione di inquinanti atmosferici / Manes, Fausto. - In: ATTI DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI ECOLOGIA. - ISSN 1127-5006. - STAMPA. - 1:(2010), pp. 23-23. (Intervento presentato al convegno XX Congresso Nazionale della Società Italiana di Ecologia “Le Scienze Ecologiche Oggi” tenutosi a Roma nel 27 - 30 settembre 2010).
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/388472
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact