Nella cultura materiale la decadenza di una particolare forma è in relazione con quella della tecnica che la rende riproducibile ed è anche influenzata da cause economiche. I mutamenti del gusto si accompagnano all’acquisizione di tecnologie innovative da cui si ricavano nuovi effetti formali. Questo andamento è rintracciabile in tutti quei manufatti, compresi gli elementi costruttivi dell’architettura, che creando complesse genealogie, hanno attraversato la storia costituendo il corpo dell’archeologia e della storia delle arti decorative e industriali. Così, le mutue relazioni tra forme, materiali e tecniche hanno formato e continuano a produrre varianti di oggetti in perenne, ma non sempre costante sviluppo. Ciò risulta evidente quando si tratta di prodotti il cui valore non risiede tanto nel fatto decorativo e figurativo quanto nell’intelligenza del meccanismo, ossia nella più intima e perfetta corrispondenza tra forma e funzione. L’evoluzione di questi dispositivi si basa, più che per altre “popolazioni” di artefatti, sulla ricerca scientifica e tecnologica; anche perché il loro disegno è costruito sulle relazioni da essi stabilite con i principi fisici interagenti durante il comportamento in esercizio. I sistemi meccanici di frenatura costituiscono, in tal senso, un caso di studio di rilevante interesse, esemplare dal punto di vista della sperimentazione materica e tecnologica. L’interesse risiede nel fatto che i miglioramenti del design della componentistica e le variazioni della forma, concepiti in rapporto al movimento, sono dipesi dalla messa a punto di teorie ed innovazioni d’ordine scientifico e sono il risultato di un complesso insieme di variabili. Come nell’evoluzione biologica, quella dei sistemi frenanti ha proceduto in alcuni periodi con passo lento e regolare; in altri - quando la scienza ha consentito il progresso tecnologico - con un tale passaggio di specializzazione da comportare il definitivo abbandono dei precedenti marchingegni. Il paper analizza i mutamenti morfologici e tecnologici dei sistemi frenanti a partire dai primi meccanismi realizzati con il tornio a due ruote, la cui evoluzione è stata resa possibile da due sviluppi diversi ma paralleli: la maggiore complessità delle tecnologie e la semplificazione, dal punto di vista fisico, del principio e della meccanica. In particolare il contributo descrive la storia del freno a disco prodotto dalla Brembo, leader nel settore nell’equipaggiamento di sistemi frenanti per auto e moto, che sin dai primi anni ’80 ha sviluppato una strategia di espansione in nicchie di mercato molto specializzate, sperimentando prodotti e processi tecnologici d’avanguardia.

Freno a disco. Forme intelligenti / DAL FALCO, Federica. - In: DIID. DISEGNO INDUSTRIALE INDUSTRIAL DESIGN. - ISSN 1594-8528. - STAMPA. - 26:(2008), pp. 3-9.

Freno a disco. Forme intelligenti

DAL FALCO, Federica
2008

Abstract

Nella cultura materiale la decadenza di una particolare forma è in relazione con quella della tecnica che la rende riproducibile ed è anche influenzata da cause economiche. I mutamenti del gusto si accompagnano all’acquisizione di tecnologie innovative da cui si ricavano nuovi effetti formali. Questo andamento è rintracciabile in tutti quei manufatti, compresi gli elementi costruttivi dell’architettura, che creando complesse genealogie, hanno attraversato la storia costituendo il corpo dell’archeologia e della storia delle arti decorative e industriali. Così, le mutue relazioni tra forme, materiali e tecniche hanno formato e continuano a produrre varianti di oggetti in perenne, ma non sempre costante sviluppo. Ciò risulta evidente quando si tratta di prodotti il cui valore non risiede tanto nel fatto decorativo e figurativo quanto nell’intelligenza del meccanismo, ossia nella più intima e perfetta corrispondenza tra forma e funzione. L’evoluzione di questi dispositivi si basa, più che per altre “popolazioni” di artefatti, sulla ricerca scientifica e tecnologica; anche perché il loro disegno è costruito sulle relazioni da essi stabilite con i principi fisici interagenti durante il comportamento in esercizio. I sistemi meccanici di frenatura costituiscono, in tal senso, un caso di studio di rilevante interesse, esemplare dal punto di vista della sperimentazione materica e tecnologica. L’interesse risiede nel fatto che i miglioramenti del design della componentistica e le variazioni della forma, concepiti in rapporto al movimento, sono dipesi dalla messa a punto di teorie ed innovazioni d’ordine scientifico e sono il risultato di un complesso insieme di variabili. Come nell’evoluzione biologica, quella dei sistemi frenanti ha proceduto in alcuni periodi con passo lento e regolare; in altri - quando la scienza ha consentito il progresso tecnologico - con un tale passaggio di specializzazione da comportare il definitivo abbandono dei precedenti marchingegni. Il paper analizza i mutamenti morfologici e tecnologici dei sistemi frenanti a partire dai primi meccanismi realizzati con il tornio a due ruote, la cui evoluzione è stata resa possibile da due sviluppi diversi ma paralleli: la maggiore complessità delle tecnologie e la semplificazione, dal punto di vista fisico, del principio e della meccanica. In particolare il contributo descrive la storia del freno a disco prodotto dalla Brembo, leader nel settore nell’equipaggiamento di sistemi frenanti per auto e moto, che sin dai primi anni ’80 ha sviluppato una strategia di espansione in nicchie di mercato molto specializzate, sperimentando prodotti e processi tecnologici d’avanguardia.
2008
Storia e critica del design; materiali e tecnologie innovative; evoluzione artefatti
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Freno a disco. Forme intelligenti / DAL FALCO, Federica. - In: DIID. DISEGNO INDUSTRIALE INDUSTRIAL DESIGN. - ISSN 1594-8528. - STAMPA. - 26:(2008), pp. 3-9.
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