Nel suo importante studio sul Vallo della Patagonia (1998), Vanni Blengino ha illustrato i modi in cui – nella seconda metà dell’Ottocento e attraverso la costruzione di un antistorico e, per certi versi, grottesco manufatto – la politica e la società argentine hanno affrontato, rimuovendola, la questione del conflitto con l’altro. A partire dalle considerazioni da lui avanzate, si tenterà di riflettere sul tema della frontiera e sulle implicazioni che, la sua “invenzione”, ha avuto nella costituzione – sia in Argentina che in Brasile – di un’ulteriore dimensione simbolica, ad essa complementare, qual è il “deserto”.
Dei deserti e di altri spazi di eccezione. Rileggendo (dal Brasile) il "Vallo della Patagonia" / FINAZZI AGRO', Ettore. - In: LETTERATURE D'AMERICA. - ISSN 1125-1743. - STAMPA. - 133:Anno XXXI(2011), pp. 13-22.
Dei deserti e di altri spazi di eccezione. Rileggendo (dal Brasile) il "Vallo della Patagonia"
FINAZZI AGRO', Ettore
2011
Abstract
Nel suo importante studio sul Vallo della Patagonia (1998), Vanni Blengino ha illustrato i modi in cui – nella seconda metà dell’Ottocento e attraverso la costruzione di un antistorico e, per certi versi, grottesco manufatto – la politica e la società argentine hanno affrontato, rimuovendola, la questione del conflitto con l’altro. A partire dalle considerazioni da lui avanzate, si tenterà di riflettere sul tema della frontiera e sulle implicazioni che, la sua “invenzione”, ha avuto nella costituzione – sia in Argentina che in Brasile – di un’ulteriore dimensione simbolica, ad essa complementare, qual è il “deserto”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.