Design tra invenzione e innovazione

Italian design was born during special years of great energy and development, from the encounter between ‘enlightened’ entrepreneurs and young designers, developing itself in a polycentric and simultaneous way and determining a welldefined language, soon capable of internationalizing itself. Starting from the immediate post-war era, Italian design develops itself, in particular, in the field of transportation, applying principles, materials and techniques typical of the military industry to ‘everyday’ products, ultimately conceiving extraordinary products like the Piaggo Vespa or like the Fiat 500. But Italian design is historically bound, above all, to furniture products (with a strong artisanal imprint) and to general everyday products (with a strong iconic imprint), as New York’s 1972 MoMa exhibit demonstrates, even in its emblematic title: ‘Italy: The New Domestic Landscape’. But what meaning can we give today to what seems to have become a brand stereotype more than the embodiment of a ‘style’

l design italiano nasce in anni particolari di grande energia e sviluppo, dall’incontro di imprenditori “illuminati” e giovani designer, sviluppandosi in forma policentrica e simultanea e determinando un linguaggio ben definito e presto capace di internazionalizzarsi. A partire dall’immediato dopoguerra, il design italiano si muove in particolare sul terreno dei trasporti, applicando principi, materiali e tecniche dell’industria militare a prodotti “quotidiani” fino ad arrivare a concepire straordinari prodotti come la Vespa Piaggio o come la 500 Fiat. Ma il design italiano è storicamente legato soprattutto ai prodotti d’arredo (a forte impronta artigianale) e del quotidiano in genere (a forte impronta iconica), così come dimostra la mostra del 1972 al MoMa di New York, fin dal suo emblematico titolo “Italy: The new Domestic Landscape”. Ma qual è il significato che possiamo oggi dare a quello che sembra essersi stereotipato in una sorta di brand più che incarnare uno “style”?