Nella manutenzione e nel restauro delle architetture moderne il problema della riparazione di materiali degradati o della sostituzione di quelli desueti è un aspetto assai delicato da valutare attentamente nelle scelte d'intervento. La sua importanza risiede nello stretto legame che si creò tra la diffusione dei nuovi prodotti, il nuovo linguaggio figurativo e la messa a punto di soluzioni costruttive estranee al repertorio delle tecniche tradizionali. Poco sperimentati e di conseguenza poco resistenti alla prova del tempo, questi nuovi materiali furono impiegati sia negli elementi fondamentali che in tutti quei particolari costruttivi che concorrono alla definizione architettonica di un manufatto. Il primo passo per evitare interventi inadeguati che potrebbero stravolgere il significato degli elementi progettati coerenti al linguaggio dell'autore, sta nel recupero della conoscenza storico-tecnica di quei materiali e di quelle soluzioni adottate all'epoca. Il contributo del saggio verte su tale questione attraverso la descrizione delle caratteristiche e delle tecnologie di alcuni materiali di produzione italiana impiegati tra il 1930 e il 1940 nelle architetture del razionalismo. Sono stati scelti i materiali più ricorrenti: dai vetri, alle leghe d'alluminio, alle diverse tipologie di serramenti esterni e interni, ai rivestimenti in mosaico e in pietra.
Architetture moderne: tecniche, materiali, criteri progettuali / DAL FALCO, Federica; V., Bernardini. - In: AU TECNOLOGIE. - ISSN 1121-2497. - STAMPA. - (1992), pp. 105-134.
Architetture moderne: tecniche, materiali, criteri progettuali
DAL FALCO, Federica;
1992
Abstract
Nella manutenzione e nel restauro delle architetture moderne il problema della riparazione di materiali degradati o della sostituzione di quelli desueti è un aspetto assai delicato da valutare attentamente nelle scelte d'intervento. La sua importanza risiede nello stretto legame che si creò tra la diffusione dei nuovi prodotti, il nuovo linguaggio figurativo e la messa a punto di soluzioni costruttive estranee al repertorio delle tecniche tradizionali. Poco sperimentati e di conseguenza poco resistenti alla prova del tempo, questi nuovi materiali furono impiegati sia negli elementi fondamentali che in tutti quei particolari costruttivi che concorrono alla definizione architettonica di un manufatto. Il primo passo per evitare interventi inadeguati che potrebbero stravolgere il significato degli elementi progettati coerenti al linguaggio dell'autore, sta nel recupero della conoscenza storico-tecnica di quei materiali e di quelle soluzioni adottate all'epoca. Il contributo del saggio verte su tale questione attraverso la descrizione delle caratteristiche e delle tecnologie di alcuni materiali di produzione italiana impiegati tra il 1930 e il 1940 nelle architetture del razionalismo. Sono stati scelti i materiali più ricorrenti: dai vetri, alle leghe d'alluminio, alle diverse tipologie di serramenti esterni e interni, ai rivestimenti in mosaico e in pietra.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.