L’articolo, nel richiamare la stretta relazione tra energia e territorio e più esattamente tra modelli insediativi e modelli energetici, evidenzia la scarsa attenzione posta dal piano urbanistico a tale tematica. Ciò, nonostante l’excursus storico dimostri ampiamente come il rapporto tra organizzazione insediativa e fonti energetiche risulti caratterizzato da intense e dialettiche corrispondenze. Si sofferma poi nell’analisi della complessa situazione contemporanea in cui il modello economico – culturale delle società occidentali, unito allo sviluppo tecnologico, sembra portare verso un progressivo allentamento dell’aggregazione urbana. La tesi sostenuta è quella che la tendenza all’autonomia energetica distribuita, seppur con l’impiego di sistemi efficienti ed ecosostenibili, possa agevolare la disgregazione già in atto dei rapporti di contiguità fisica degli insediamenti, facilitando il dispiegamento dello sprawl con conseguenze di grande spreco di risorse e di compromissione del territorio, oltre che di indebolimento del ruolo sociale dello spazio urbano. L’articolo passa poi ad indicare quali dovrebbero essere gli indirizzi per la pianificazione urbanistica e territoriale che muova dall’efficienza energetica, in modo tale che questa diventi uno degli elementi centrali per l’organizzazione fisica e funzionale egli insediamenti. Secondo la duplice direzione operativa di: rinnovare la città per rinnovare l’energia, e rinnovare l’energia per rinnovare la città.
Rinnovare la città con le energie rinnovate e rinnovabili / DE PASCALI, Paolo. - In: PIEMONTE PARCHI. - ISSN 1124-044X. - STAMPA. - speciale 2010:(2010), pp. 11-13.
Rinnovare la città con le energie rinnovate e rinnovabili
DE PASCALI, Paolo
2010
Abstract
L’articolo, nel richiamare la stretta relazione tra energia e territorio e più esattamente tra modelli insediativi e modelli energetici, evidenzia la scarsa attenzione posta dal piano urbanistico a tale tematica. Ciò, nonostante l’excursus storico dimostri ampiamente come il rapporto tra organizzazione insediativa e fonti energetiche risulti caratterizzato da intense e dialettiche corrispondenze. Si sofferma poi nell’analisi della complessa situazione contemporanea in cui il modello economico – culturale delle società occidentali, unito allo sviluppo tecnologico, sembra portare verso un progressivo allentamento dell’aggregazione urbana. La tesi sostenuta è quella che la tendenza all’autonomia energetica distribuita, seppur con l’impiego di sistemi efficienti ed ecosostenibili, possa agevolare la disgregazione già in atto dei rapporti di contiguità fisica degli insediamenti, facilitando il dispiegamento dello sprawl con conseguenze di grande spreco di risorse e di compromissione del territorio, oltre che di indebolimento del ruolo sociale dello spazio urbano. L’articolo passa poi ad indicare quali dovrebbero essere gli indirizzi per la pianificazione urbanistica e territoriale che muova dall’efficienza energetica, in modo tale che questa diventi uno degli elementi centrali per l’organizzazione fisica e funzionale egli insediamenti. Secondo la duplice direzione operativa di: rinnovare la città per rinnovare l’energia, e rinnovare l’energia per rinnovare la città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


