Il ruolo dei funghi saprotrofi nella decomposizione della lettiera è di fondamentale importanza per i processi ecosistemici, il turnover degli elementi e il mantenimento delle riserve di carbonio. Il controllo gerarchico sui tassi di decomposizione si realizza secondo tre livelli principali nel seguente ordine: clima > qualità della lettiera > organismi del suolo. Le indagini condotte riguardano un ecosistema a macchia mediterranea nella “Riserva Naturale di Castel Volturno” (Caserta, Campania). La fitocenosi è costituita da una formazione a macchia mediterranea. Il progetto ha riguardato lo studio degli effetti della diversità vegetale sulla decomposizione di lettiere singole e in miscela di essenze vegetali di comunità di macchia mediterranea. Lo studio è stato condotto con l’utilizzo di litter bags, contenenti le lettiere di 4 specie vegetali (Quercus ilex, Cistus sp.pl., Pistacia lentiscus, Phillyrea angustifolia), come lettiere singole ed in miscela. I campioni sono stati incubati in campo il 6 ottobre 2006, e prelevati nel tempo (gennaio, aprile, novembre 2007). Il materiale prelevato è stato posto in camere umide, per lo sviluppo di strutture riproduttive. La matrice ottenuta è di 128 colonne (specie) x 24 righe (tipo di lettiera/tempi di campionamento). I dati sono stati trattati statisticamente mediante il programma PC-ORD 5.10 utilizzando l’Indicator Species Analysis (ISA). Sono state prese in considerazione tre tipologie di unità campione: tempi di campionamento, tipo di lettiera (pura e in miscela) e specie vegetale. E’ stata effettuata una two-way cluster analysis. Sono stati utilizzati i dati di frequenza per la Detrended Correspondance Analysis ed è stata effettuata la correlazione di Spearman tra i valori degli assi della DCA e le tre variabili considerate. I risultati mostrano che il leccio ed il cisto rappresentano gli estremi della qualità della risorsa. Dall’analisi delle correlazioni di Spearman sono significative quelle tra l’asse 1 e il tempo e tra l’asse 2 e la qualità della risorsa. Il dendrogramma (two-way cluster analysis) esprime la similarità tra le 128 specie e le diverse tipologie di lettiera nel tempo. I risultati dell’ISA evidenziano specie indicatrici delle unità campione considerate e con valori statisticamente significativi. Cinque specie sono comuni alle categorie tempo e lettiera in miscela: Acremonium sp., Beltrania querna, Cladosporium cladosporioides, Circinotrichum maculiforme e Gyrotrix verticiclada. La composizione in specie di tali comunità varia in risposta al succedersi delle fasi della decomposizione e in modo minore in risposta alla qualità della risorsa rispetto alla quale le lettiere miste risultano favorire la presenza di un maggior numero di specie.
Biodiversità dei funghi decompositori della lettiera di macchia mediterranea / Lunghini, Dario; Granito, Vito Mario; D. P., Di Lonardo; Maggi, Oriana; Persiani, Anna Maria. - STAMPA. - 1:(2010), pp. 42-42. (Intervento presentato al convegno XX Congresso SItE tenutosi a Roma, Italia nel 27-30 settembre 2010).
Biodiversità dei funghi decompositori della lettiera di macchia mediterranea
LUNGHINI, Dario;GRANITO, Vito Mario;MAGGI, Oriana;PERSIANI, Anna Maria
2010
Abstract
Il ruolo dei funghi saprotrofi nella decomposizione della lettiera è di fondamentale importanza per i processi ecosistemici, il turnover degli elementi e il mantenimento delle riserve di carbonio. Il controllo gerarchico sui tassi di decomposizione si realizza secondo tre livelli principali nel seguente ordine: clima > qualità della lettiera > organismi del suolo. Le indagini condotte riguardano un ecosistema a macchia mediterranea nella “Riserva Naturale di Castel Volturno” (Caserta, Campania). La fitocenosi è costituita da una formazione a macchia mediterranea. Il progetto ha riguardato lo studio degli effetti della diversità vegetale sulla decomposizione di lettiere singole e in miscela di essenze vegetali di comunità di macchia mediterranea. Lo studio è stato condotto con l’utilizzo di litter bags, contenenti le lettiere di 4 specie vegetali (Quercus ilex, Cistus sp.pl., Pistacia lentiscus, Phillyrea angustifolia), come lettiere singole ed in miscela. I campioni sono stati incubati in campo il 6 ottobre 2006, e prelevati nel tempo (gennaio, aprile, novembre 2007). Il materiale prelevato è stato posto in camere umide, per lo sviluppo di strutture riproduttive. La matrice ottenuta è di 128 colonne (specie) x 24 righe (tipo di lettiera/tempi di campionamento). I dati sono stati trattati statisticamente mediante il programma PC-ORD 5.10 utilizzando l’Indicator Species Analysis (ISA). Sono state prese in considerazione tre tipologie di unità campione: tempi di campionamento, tipo di lettiera (pura e in miscela) e specie vegetale. E’ stata effettuata una two-way cluster analysis. Sono stati utilizzati i dati di frequenza per la Detrended Correspondance Analysis ed è stata effettuata la correlazione di Spearman tra i valori degli assi della DCA e le tre variabili considerate. I risultati mostrano che il leccio ed il cisto rappresentano gli estremi della qualità della risorsa. Dall’analisi delle correlazioni di Spearman sono significative quelle tra l’asse 1 e il tempo e tra l’asse 2 e la qualità della risorsa. Il dendrogramma (two-way cluster analysis) esprime la similarità tra le 128 specie e le diverse tipologie di lettiera nel tempo. I risultati dell’ISA evidenziano specie indicatrici delle unità campione considerate e con valori statisticamente significativi. Cinque specie sono comuni alle categorie tempo e lettiera in miscela: Acremonium sp., Beltrania querna, Cladosporium cladosporioides, Circinotrichum maculiforme e Gyrotrix verticiclada. La composizione in specie di tali comunità varia in risposta al succedersi delle fasi della decomposizione e in modo minore in risposta alla qualità della risorsa rispetto alla quale le lettiere miste risultano favorire la presenza di un maggior numero di specie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.