In una enclave statica, residuale, a margine di interventi spontanei stratificati nel tempo, in un ambito suburbano prevalentemente residenziale, atopico per definizione,casuale per scelta, tangente e superfluo al resto della città, questo complesso di interventi (un asilo, un mercato, un parco) è tenuto insieme da un sistema di sfondi sui quali si intrecciano trame che sottendono un comune, sottile tessuto identitario. L’asilo si inserisce nella parte centrale dell’area di intervento, che trova nel nuovo percorso pedonale il suo filo conduttore. La divisione del nido in tre sezioni, secondo le classi di età, è volutamente resa evidente. Volumi indipendenti e sostanzialmente autonomi, disposti a pettine rispetto al corpo lineare destinato agli spazi comuni. Tutto accade all'interno di microcosmi avvolgenti, flessibili, dinamici. I più piccoli, sono ospitati nella prima sezione, quella più prossima all'atrio, coperto dalla volta più lieve, come un lento scivolare nel sonno, attività prevalente per i bambini entro il primo anno di età. Le sezioni destinate ai medi e grandi sono separate da quella dei piccoli,contraddistinte da un ritmo più serrato della composizione e tra loro accostate per favorire un primo approccio con le attività relazionali; si avvalgono di un accesso comune e di spazi di gioco comunicanti. Il giardino dell’asilo si propone come obiettivo quello di stimolare l’abilità percettiva attraverso il gioco dei cinque sensi. Suoni, colori, profumi, gusti, consistenza tattile dei materiali, come aveva teorizzato Kandinskij, incentivano processi sinestetici particolarmente sviluppati nel mondo fantastico dell’infanzia. .PROGETTO FINALISTA, selezionato per la seconda fase, quarto classificato
Concorso Meno è più 3. Progetto di asilo nido e aree verdi a Prima Porta / Capanna, Alessandra; Lucente, Roberta; Trasi, Nicoletta; Castelli, Francesca Romana. - (2007).
Concorso Meno è più 3. Progetto di asilo nido e aree verdi a Prima Porta
Alessandra CAPANNA;Nicoletta Trasi;Francesca Romana Castelli
2007
Abstract
In una enclave statica, residuale, a margine di interventi spontanei stratificati nel tempo, in un ambito suburbano prevalentemente residenziale, atopico per definizione,casuale per scelta, tangente e superfluo al resto della città, questo complesso di interventi (un asilo, un mercato, un parco) è tenuto insieme da un sistema di sfondi sui quali si intrecciano trame che sottendono un comune, sottile tessuto identitario. L’asilo si inserisce nella parte centrale dell’area di intervento, che trova nel nuovo percorso pedonale il suo filo conduttore. La divisione del nido in tre sezioni, secondo le classi di età, è volutamente resa evidente. Volumi indipendenti e sostanzialmente autonomi, disposti a pettine rispetto al corpo lineare destinato agli spazi comuni. Tutto accade all'interno di microcosmi avvolgenti, flessibili, dinamici. I più piccoli, sono ospitati nella prima sezione, quella più prossima all'atrio, coperto dalla volta più lieve, come un lento scivolare nel sonno, attività prevalente per i bambini entro il primo anno di età. Le sezioni destinate ai medi e grandi sono separate da quella dei piccoli,contraddistinte da un ritmo più serrato della composizione e tra loro accostate per favorire un primo approccio con le attività relazionali; si avvalgono di un accesso comune e di spazi di gioco comunicanti. Il giardino dell’asilo si propone come obiettivo quello di stimolare l’abilità percettiva attraverso il gioco dei cinque sensi. Suoni, colori, profumi, gusti, consistenza tattile dei materiali, come aveva teorizzato Kandinskij, incentivano processi sinestetici particolarmente sviluppati nel mondo fantastico dell’infanzia. .PROGETTO FINALISTA, selezionato per la seconda fase, quarto classificatoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.