Il rilievo di Palazzo Nuovo e i percorsi museali

Il saggio analizza il rapporto tra l’operazione progettuale di restauro e il rilevamento (metrico e architettonico). Nel procedimento di conoscenza dell’organismo architettonico dal suo momento costruttivo originario al presente, che deve sempre precedere il restauro, il rilievo, costituisce un’insostituibile strumento della ricerca storica, per la comprensione dell’edificio nella sua complessita’. Il rilievo di un edificio antico, nella duplice operazione di prelevamento delle misure in sito a contatto diretto con la consistenza materica e della resa grafica al computer, diventa poi il supporto indispensabile per la stesura del progetto di restauro, dal momento che ne facilita il riconoscimento della spazialita’, dell’impianto distributivo, delle tipologie strutturali e costruttive, degli apparecchi murari, dei materiali, dell’apparato decorativo e delle patologie di degrado. Inoltre il rilevamento consente di restituire le diverse fasi di trasformazione del monumento, di isolare e di graficizzare le alterazioni dell’utilitas (cambiamenti della tipologia e della destinazione d’uso, modifica degli accessi, dei percorsi e dei sistemi di risalita); della firmitas (variazioni della struttura) e della venustas (l’apparato decorativo e i materiali). Nel caso di Palazzo Nuovo, il procedimento di rilevamento ha messo in evidenza il ribaltamento dell’orientamento dello schema funzionale dei percorsi interni, con la conseguente modifica dell’originale gerarchia degli accessi, al quale era strettamente connessa la destinazione d’uso a museo progettata da Filppo Barigioni nel 1732-36: attualmente l’ingresso a Palazzo Nuovo avviene dal sottopassaggio da palazzo dei Conservatori. Questa variazione dell’organismo architettonico dei primi anni del 2000, deve considerarsi superfetativa in quanto disattende l’identita’ storica ed artistica dell’edificio, falsificandone le tracce del suo transitare nel tempo, come e’ stato evidenziato negli elaborati grafici allegati (piante, sezione, prospetti e particolari).