Il saggio analizza i processi di sviluppo, consolidamento e istituzionalizzazione dei sistemi partitici nell’area postsovietica. Dopo aver sottolineato la carenza di analisi politologica sui cosiddetti “sistemi a partito unico” fino a tutti gli anni ’70 dello scorso secolo, con gli anni ’80, la fine del monopartitismo e l’esplosione del mutlipartitismo nei sistemi politici dell’Europa orientale e, successivamente, dell’ex-URSS determina una realtà socio-politica per molti versi inattesa e difficile da prevedere con i tradizionali schemi analitici politologici. Partendo dallo schema elaborato da Huntington di quattro dimensioni per la rilevazione empirica dell’istituzionalizzazione partitica, passando per le molteplici critiche a cui tale schema fu sottoposto da parte di successivi autori (Dix, Polsby) più attenti alle realtà dei paesi interessati da successive ondate di democratizzazione, il saggio giunge a un’analisi più puntuale dei paesi post-sovietici. In particolare vengono evidenziate le dinamiche partitiche di cinque stati post-sovietici: i tre Baltici, la Russia e l’Ucraina. Dall’analisi emerge un livello di elevata istituzionalizzazione nei tre stati baltici (in particolare in Lituania, sin dal 1990, vi è un accentuato standard di partitizzazione degli eletti); al contrario in Russia e Ucraina, da un’iniziale massiccia presenza di indipendenti nelle liste dei partiti e delle coalizioni si è passati a una maggiore presenza di candidati di partito nelle varie tornate elettorali.
Sistemi partitici e istituzionalizzazione nell'area postsovietica / Cilento, Marco. - In: DEMOCRAZIA E DIRITTO. - ISSN 0416-9565. - STAMPA. - 3-4:(2009), pp. 219-242. [10.3280/DED2009-003011]
Sistemi partitici e istituzionalizzazione nell'area postsovietica
CILENTO, Marco
2009
Abstract
Il saggio analizza i processi di sviluppo, consolidamento e istituzionalizzazione dei sistemi partitici nell’area postsovietica. Dopo aver sottolineato la carenza di analisi politologica sui cosiddetti “sistemi a partito unico” fino a tutti gli anni ’70 dello scorso secolo, con gli anni ’80, la fine del monopartitismo e l’esplosione del mutlipartitismo nei sistemi politici dell’Europa orientale e, successivamente, dell’ex-URSS determina una realtà socio-politica per molti versi inattesa e difficile da prevedere con i tradizionali schemi analitici politologici. Partendo dallo schema elaborato da Huntington di quattro dimensioni per la rilevazione empirica dell’istituzionalizzazione partitica, passando per le molteplici critiche a cui tale schema fu sottoposto da parte di successivi autori (Dix, Polsby) più attenti alle realtà dei paesi interessati da successive ondate di democratizzazione, il saggio giunge a un’analisi più puntuale dei paesi post-sovietici. In particolare vengono evidenziate le dinamiche partitiche di cinque stati post-sovietici: i tre Baltici, la Russia e l’Ucraina. Dall’analisi emerge un livello di elevata istituzionalizzazione nei tre stati baltici (in particolare in Lituania, sin dal 1990, vi è un accentuato standard di partitizzazione degli eletti); al contrario in Russia e Ucraina, da un’iniziale massiccia presenza di indipendenti nelle liste dei partiti e delle coalizioni si è passati a una maggiore presenza di candidati di partito nelle varie tornate elettorali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.