Cosa festeggiano gli italiani? Ovvero del sottile confine tra ricorrenza civile e ricorrenza politica

As well as many other Nations, Italy has an important number of national holidays which mark its fundamental historical events. During the years and due to the political and social changings, any celebrations have been abolished or have changed name or date. Actually, too often the celebration is not perceived as an important national events which everyone can identify as a fundamental moment of a common historical background. For instance, the celebration of the Republic, on 2nd June, has never reached to represent for everyone a national unity day, or the “day of the Constitution”, one of the highest moment of the Italian unity and democracy.

Come molte altre Nazioni, anche l’Italia ha un numero considerevole e significativo di feste nazionali che ricordano i momenti fondanti della sua storia. Nonostante ciò, con il tempo ed il mutare degli scenari politici e sociali, le varie ricorrenze sono state soppresse, sostituite o modificate nella denominazione. Emblematica l’istituzione della festa della Repubblica che, ripristinata con legge nel 2000, dopo ben trentacinque anni, non è mai riuscita a divenire una festa sincera dell’unità italiana, una celebrazione profonda della Costituzione stessa. Tale dovrebbe essere infatti il 2 giugno, giorno della Repubblica, dell’Assemblea Costituente e di quel Testo fondamentale che, nella sua lungimiranza, si presenta un punto fermo dell’unità e democraticità italiana.