Sir Francis Bacon and the Holy Office

Attraverso la ricostruzione della messa all’indice dei documenti originali presenti nell’ACDF – circa trentacinque documenti, in parte pubblicati in Appendice all’articolo, in parte soltanto utilizzati nel testo – l’articolo ricostruisce attraverso la vicenda della condanna del solo De Augmentis Scientiarum, e non del Novum Organum, che non viene condannato – sia il meccanismo del procedimento censorio, sia, attraverso le lettere pervenute alla Congregazione dei Libri Proibiti – Cardinali, Prefetti, personaggi vari della Roma dell’epoca – uno spaccato di storia delle idee e di vita culturale, vista e ricostruita attraverso le differenti posizioni di personaggi, come ad esempio il Cardinale Azzolini e la Regina Cristina, nei confronti della diffusione della filosofia moderna, nella Roma della Seconda metà del Seicento. The article reconstructs and publishes the documents concerning the whole story of the condemnation and of the insertion in the Index Librorum Prohibitorum of Francis Bacon's De augmentis scientiarum occurred April 3, 1669, on the basis of Matteo Magnani's denunciatio. It has an appendix with selected documents chosen in a list of thirty important documents found in and taken from the archives of the Congregation for the Doctrine of the Faith (formerly the Holy Office). They can be divided in two groups: original documents of three censorships (i.e., a report by external advisors uncharged by the Congregation of Index: the Dominican Giulio Maria Bianchi, the Franciscan Tommaso Noce and the Irish Oliver Plunket) already published in Latin and now translated into English; and some letters in the original Italian version with an English translation published here for the first time.