Giro di vite sulle garanzie costituzionali e i media in Honduras: il governo de facto di Roberto Micheletti ha limitato i diritti sanciti dalla Costituzione per un periodo di 45 giorni, prevedendo anche la possibilità di chiudere i mezzi di comunicazione e dando più poteri alle forze armate per il "rispetto dell'ordine pubblico". La decisione, che riguarda la libertà di riunione e di circolazione, giunge tre mesi dopo il golpe contro Manuel Zelaya che, dopo il rientro nel suo Paese, a metà settembre, si trova asserragliato nell'ambasciata brasiliana di Tegucigalpa. Nelle ultime settimane si erano verificate diverse manifestazioni a favore del presidente deposto, che aveva lanciato un appello agli honduregni a marciare sulla capitale, come offensiva finale contro il governo golpista. L'articolo riassume le suddette dinamiche, inserendole in un quadro interpretativo che sottolinea il comportamento e le responsabilità dei mezzi di comunicazione di massa, asserviti agli interessi statunitensi nella zona.
HONDURAS: DEPOSTO ZELAYA, MUORE IL SOCIALISMO "CARAIBICO" DEL CONSERVATORE CHE DIVENTO' PROGRESSISTA / DE NARDIS, Paolo; Alteri, L.. - In: RIVISTA DI STUDI POLITICI. - ISSN 1120-4036. - 3:(2009), pp. 131-146.
HONDURAS: DEPOSTO ZELAYA, MUORE IL SOCIALISMO "CARAIBICO" DEL CONSERVATORE CHE DIVENTO' PROGRESSISTA
DE NARDIS, Paolo;L. Alteri
2009
Abstract
Giro di vite sulle garanzie costituzionali e i media in Honduras: il governo de facto di Roberto Micheletti ha limitato i diritti sanciti dalla Costituzione per un periodo di 45 giorni, prevedendo anche la possibilità di chiudere i mezzi di comunicazione e dando più poteri alle forze armate per il "rispetto dell'ordine pubblico". La decisione, che riguarda la libertà di riunione e di circolazione, giunge tre mesi dopo il golpe contro Manuel Zelaya che, dopo il rientro nel suo Paese, a metà settembre, si trova asserragliato nell'ambasciata brasiliana di Tegucigalpa. Nelle ultime settimane si erano verificate diverse manifestazioni a favore del presidente deposto, che aveva lanciato un appello agli honduregni a marciare sulla capitale, come offensiva finale contro il governo golpista. L'articolo riassume le suddette dinamiche, inserendole in un quadro interpretativo che sottolinea il comportamento e le responsabilità dei mezzi di comunicazione di massa, asserviti agli interessi statunitensi nella zona.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.