Lo scritto intende evidenziare le trasformazioni avvenute nelle classi sociali in Italiana a partire dagli anni settanta. In quegli anni, qui scelti come terminus a quo, erano già avvenuti alcuni grandi fenomeni di trasformazione della società italiana, con la drastica riduzione dei ceti contadini e bracciantili, il definitivo declino della borghesia terrierofondiaria nel blocco sociale dominante e l’emergere della borghesia di Stato. Nei decenni successivi alcuni processi sono proseguiti nella stessa direzione ad esempio, la “scomparsa” dei contadini. Altri processi, riguardanti la classe operaia, hanno mostrato una vera e propria inversione, giacché all’estensione dei lavoratori della grande fabbrica fino agli anni settanta è seguita, poi, una drastica riduzione della loro forza numerica e politica. Un processo di radicale modifica interna ha riguardato, infine, il ceto medio. Al suo consolidamento, per effetto della crescita della piccola borghesia impiegatizia, fino agli anni settanta, è seguito, soprattutto nelle regioni del Nord-Est, un incremento dei lavoratori autonomi e dei piccoli imprenditori con un conseguente forte aumento della complessità interna della struttura sociale.
Le trasformazioni delle classi sociali in Italia negli ultimi decenni / Pugliese, Enrico. - In: ECONOMIA ITALIANA. - ISSN 0392-775X. - 3:(2008), pp. 609-640.
Le trasformazioni delle classi sociali in Italia negli ultimi decenni
PUGLIESE, ENRICO
2008
Abstract
Lo scritto intende evidenziare le trasformazioni avvenute nelle classi sociali in Italiana a partire dagli anni settanta. In quegli anni, qui scelti come terminus a quo, erano già avvenuti alcuni grandi fenomeni di trasformazione della società italiana, con la drastica riduzione dei ceti contadini e bracciantili, il definitivo declino della borghesia terrierofondiaria nel blocco sociale dominante e l’emergere della borghesia di Stato. Nei decenni successivi alcuni processi sono proseguiti nella stessa direzione ad esempio, la “scomparsa” dei contadini. Altri processi, riguardanti la classe operaia, hanno mostrato una vera e propria inversione, giacché all’estensione dei lavoratori della grande fabbrica fino agli anni settanta è seguita, poi, una drastica riduzione della loro forza numerica e politica. Un processo di radicale modifica interna ha riguardato, infine, il ceto medio. Al suo consolidamento, per effetto della crescita della piccola borghesia impiegatizia, fino agli anni settanta, è seguito, soprattutto nelle regioni del Nord-Est, un incremento dei lavoratori autonomi e dei piccoli imprenditori con un conseguente forte aumento della complessità interna della struttura sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.