In the remarkable housing buildings of the Fifties and Sixties, from the public to the private initiatives, it's possible to identify the characteristics of an homogeneous cultural attitude in individual professionals. The reconstruction, the major public works and the "boom" of metropolitan areas, is linked to a rapid economic growth. This attitude is characterized by a multiplicity of shared positions and different research areas. Different intellectual and artistic forces operate in this period, so as to identify them, by critics, in "schools". This homogeneity, very strong in the first decade of reconstruction, begins to fail since the mid-fifties, on one hand with the disjunction of architectural profession from other artistic and intellectual activites, on the other hand with more and more rapidly increasing, in the late sixties, of cultural fragmentation inside the same architectonical world. The case of study is collocated in this vast field of research. It consist in the housing complex of Cavedone, Bologna, designed by Frederick Gorio, Leonardo Benevoleno, M. Chiarini, V. Calzolari, S. Danielli, A. Durante, A. Esposito, Marcello Vittorini, under the coordination of the same Gorio. Cavedone shows in design and construction the first example of rationalization in masonry buildings designi and production, which we can find in various works of the second septennia INA-Casa.
Nell’ambito della notevole edificazione degli anni cinquanta e sessanta, che muove dalle iniziative pubbliche e private della ricostruzione per arrivare alle grandi opere pubbliche e al boom edilizio dei centri urbani, legati alla rapida crescita economica, è possibile individuare i caratteri di un atteggiamento culturalmente omogeneo da parte dei singoli professionisti. Tale atteggiamento è caratterizzato da una molteplicità di posizioni condivise e correlate nei diversi ambiti in cui agiscono le forze intellettuali e artistiche, tanto da farle identificare dalla critica in scuole. Tale omogeneità, molto forte nel primo decennio della ricostruzione, comincia a venir meno a partire dalla metà degli anni cinquanta, prima con l’allontanamento della professione dalle altri manifestazioni artistiche e intellettuali, poi in modo sempre più rapido sul finire degli anni sessanta, con una crescente frammentazione culturale interna allo stesso mondo architettonico. In questo vasto campo di ricerca il caso di studio affrontato è il Complesso residenziale progettato da Federico Gorio, Leonardo Benevolo, M. Chiarini, V. Calzolari, S. Danielli, A. Durante, A. Esposito, Marcello Vittorini, sotto il coordinamento dello stesso Gorio per il quartiere di Via Cavedone a Bologna costruito tra il 1956 ed il 1963 nell’ambito del Piano INA-Casa. Nel progetto e nel cantiere di Cavedone troviamo un caso esemplare di razionalizzazione progettuale e produttiva della costruzione riscontrabile in diverse opere del secondo settennio INA-Casa. Infatti tra il 1957 ed il 1963, troveranno larga e diffusa applicazione le innovazioni tecnologiche che avevano caratterizzato la modernizzazione del settore edilizio: la diffusione della struttura in cemento armato e il rinnovamento degli elementi costruttivi e dei materiali.
Il complesso residenziale di Via Cavedone a Bologna nei progetti e nelle realizzazioni di Federico Gorio / Curra', Edoardo. - ELETTRONICO. - (2006). (Intervento presentato al convegno I Congresso Interanzionale Ar.Tec. Intersezioni e mutazioni nei rapporti tra Architettura e Tecnica tenutosi a Universita' di Roma Sapienza nel 3-4 dicembre 2004).
Il complesso residenziale di Via Cavedone a Bologna nei progetti e nelle realizzazioni di Federico Gorio
CURRA', Edoardo
2006
Abstract
In the remarkable housing buildings of the Fifties and Sixties, from the public to the private initiatives, it's possible to identify the characteristics of an homogeneous cultural attitude in individual professionals. The reconstruction, the major public works and the "boom" of metropolitan areas, is linked to a rapid economic growth. This attitude is characterized by a multiplicity of shared positions and different research areas. Different intellectual and artistic forces operate in this period, so as to identify them, by critics, in "schools". This homogeneity, very strong in the first decade of reconstruction, begins to fail since the mid-fifties, on one hand with the disjunction of architectural profession from other artistic and intellectual activites, on the other hand with more and more rapidly increasing, in the late sixties, of cultural fragmentation inside the same architectonical world. The case of study is collocated in this vast field of research. It consist in the housing complex of Cavedone, Bologna, designed by Frederick Gorio, Leonardo Benevoleno, M. Chiarini, V. Calzolari, S. Danielli, A. Durante, A. Esposito, Marcello Vittorini, under the coordination of the same Gorio. Cavedone shows in design and construction the first example of rationalization in masonry buildings designi and production, which we can find in various works of the second septennia INA-Casa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.