Il contributo intende proporre una riflessione sui concetti di profitto e creazione di valore e sul rapporto tra questi esistente, ripercorrendone origini e significato alla luce dell’evoluzione dell’economia capitalistica. In particolare, data la natura del profitto come reddito “composito” e la sua funzione di stimolo all’iniziativa privata, si evidenziano le implicazioni, in termini di azioni di governo, legate al prevalere di una logica meramente “distributiva”, tesa cioè a “de-residualizzare” e contrattualizzare ex-ante il rendimento spettante alla proprietà, rispetto a quella “produttiva”, attenta invece alle esigenze di economicità e quindi di vitalità dell’impresa. Il passaggio dal profitto al valore è inquadrato nell’ambito di una più ampia riflessione su funzione e ruolo dell’impresa nell’attuale contesto economico, sociale, politico, istituzionale. La creazione di valore in una prospettiva “sistemica”, piuttosto che diadica, appare come la logica qualificante l’azione di governo in grado di coniugare produzione e distribuzione del profitto, competitività e consonanza tra “arte” e “scienza” riconducendo, infine, il ruolo dell’impresa alla sua funzione storicamente riconosciuta e socialmente legittimata di “strumento economico” e, al tempo stesso, di “istituzione sociale”.
Il governo dell'impresa tra profitto e creazione di valore / Gatti, Mauro; D., Biferali; Volpe, Loredana. - In: SINERGIE. - ISSN 0393-5108. - 79:(2009), pp. 145-172.
Il governo dell'impresa tra profitto e creazione di valore
GATTI, MAURO;VOLPE, LOREDANA
2009
Abstract
Il contributo intende proporre una riflessione sui concetti di profitto e creazione di valore e sul rapporto tra questi esistente, ripercorrendone origini e significato alla luce dell’evoluzione dell’economia capitalistica. In particolare, data la natura del profitto come reddito “composito” e la sua funzione di stimolo all’iniziativa privata, si evidenziano le implicazioni, in termini di azioni di governo, legate al prevalere di una logica meramente “distributiva”, tesa cioè a “de-residualizzare” e contrattualizzare ex-ante il rendimento spettante alla proprietà, rispetto a quella “produttiva”, attenta invece alle esigenze di economicità e quindi di vitalità dell’impresa. Il passaggio dal profitto al valore è inquadrato nell’ambito di una più ampia riflessione su funzione e ruolo dell’impresa nell’attuale contesto economico, sociale, politico, istituzionale. La creazione di valore in una prospettiva “sistemica”, piuttosto che diadica, appare come la logica qualificante l’azione di governo in grado di coniugare produzione e distribuzione del profitto, competitività e consonanza tra “arte” e “scienza” riconducendo, infine, il ruolo dell’impresa alla sua funzione storicamente riconosciuta e socialmente legittimata di “strumento economico” e, al tempo stesso, di “istituzione sociale”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.