Nel presente lavoro, che vuole essere una review, sono presi in esame i principali elementi teorici sui quali fonda uno degli ultimi modelli agli elementi analitici introdotto nella pratica dello studio della circolazione idrica sotterranea. Come è noto infatti la modellizzazione della circolazione idrica sotterranea soffre nella maggior parte di casi di una carenza di dati, rispetto alla esigenza presentata dalla maggior parte dei modelli che utilizzano le differenze finite oppure gli elementi finiti. Diversamente i modelli analitici consentono una efficace applicazione anche in presenza di una massa di dati non consistente. Ed infatti in questa sede al termine della presentazione dei principali elementi teorici del modello adottato, viene riportato il risultato dell’applicazione di questo modello ad un caso di un acquifero regionale, quale è quello che occupa la Pianura Pontina. Naturalmente, come è possibile evincere dalla lettura della presente descrizione questo tipo di modelli si presta efficacemente alla rappresentazione del funzionamento degli acquiferi a scala regionale, laddove appunto è più difficile disporre di una quantità di dati, di natura idrogeologica, sufficiente alla modellizzazione per mezzo di elementi discreti.
La modellizzazione agli elementi analitici: uno strumento per la rappresentazione della circolazione idrica sotterranea a scala regionale / Sappa, Giuseppe; Rossi, Matteo. - In: GEAM. GEOINGEGNERIA AMBIENTALE E MINERARIA. - ISSN 1121-9041. - STAMPA. - 17:(2002), pp. 17-30.
La modellizzazione agli elementi analitici: uno strumento per la rappresentazione della circolazione idrica sotterranea a scala regionale
SAPPA, Giuseppe;ROSSI, MATTEO
2002
Abstract
Nel presente lavoro, che vuole essere una review, sono presi in esame i principali elementi teorici sui quali fonda uno degli ultimi modelli agli elementi analitici introdotto nella pratica dello studio della circolazione idrica sotterranea. Come è noto infatti la modellizzazione della circolazione idrica sotterranea soffre nella maggior parte di casi di una carenza di dati, rispetto alla esigenza presentata dalla maggior parte dei modelli che utilizzano le differenze finite oppure gli elementi finiti. Diversamente i modelli analitici consentono una efficace applicazione anche in presenza di una massa di dati non consistente. Ed infatti in questa sede al termine della presentazione dei principali elementi teorici del modello adottato, viene riportato il risultato dell’applicazione di questo modello ad un caso di un acquifero regionale, quale è quello che occupa la Pianura Pontina. Naturalmente, come è possibile evincere dalla lettura della presente descrizione questo tipo di modelli si presta efficacemente alla rappresentazione del funzionamento degli acquiferi a scala regionale, laddove appunto è più difficile disporre di una quantità di dati, di natura idrogeologica, sufficiente alla modellizzazione per mezzo di elementi discreti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.