E’ stata analizzata l’efficienza di crescita di Bidens cernua L., specie rara nel Lazio e inclusa nelle Liste Rosse regionali della Flora Italiana (status CR). Le ricerche sono state condotte in situ (Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno) e ex situ, su individui coltivati presso l’Orto Botanico di Roma. I risultati hanno messo in evidenza l’influenza della temperatura sulla lunghezza delle fenofasi, con una riduzione significativa del periodo di attività vegetativa negli individui coltivati ex situ, in risposta alla temperatura. Il ciclo fenologico si completa in 7 mesi e la massima altezza viene raggiunta rispettivamente dopo 131±3 e 96±2 giorni dall'inizio della germinazione in situ ed ex situ. La riduzione del periodo di attività vegetativa per le piante coltivate ex situ determina una riduzione dell’altezza finale, con implicazioni sulla loro capacità produttiva. I tassi fotosintetici più elevati sono stati monitorati durante il periodo di attività vegetativa (Maggio-Agosto); un decremento del 50% è stato registrato durante la fase riproduttiva (Agosto-Settembre). La fase di senescenza (Ottobre-Novembre) è stata caratterizzata da decrementi della fotosintesi, del contenuto in clorofilla e della superficie fogliare. Considerando che il cambiamento climatico in atto implica un aumento della temperatura è importante approfondire le conoscenze sulla capacità di risposta delle specie vegetali, ed in particolare di quelle a rischio, alla variazione dei fattori ambientali, poiché una riduzione critica dell’accumulo di biomassa può incidere negativamente anche loro capacità riproduttiva, compromettendone la presenza nell’areale. La conoscenza della capacità potenziale di crescita delle specie wild e la loro efficienza nell’uso delle risorse costituiscono la base della conservazione delle popolazioni naturali di specie a rischio, sostenuta dalla conservazione ex situ per progetti di reintroduzione negli ambienti perturbati.
Strategie di conservazione di specie rare o a rischio di estinzione / Bonito, Andrea; Varone, Laura; Crescente, MARIA FIORE; Fabrini, Giuseppe; Gratani, Loretta. - STAMPA. - (2008), pp. 62-62. (Intervento presentato al convegno DICIOTTESIMO CONGRESSO NAZIONALE DELLA S.IT.E. - Ecologia, emergenza, pianificazione tenutosi a Parma nel 1-3 settembre 2008).
Strategie di conservazione di specie rare o a rischio di estinzione
BONITO, ANDREA;VARONE, LAURA;CRESCENTE, MARIA FIORE;FABRINI, Giuseppe;GRATANI, Loretta
2008
Abstract
E’ stata analizzata l’efficienza di crescita di Bidens cernua L., specie rara nel Lazio e inclusa nelle Liste Rosse regionali della Flora Italiana (status CR). Le ricerche sono state condotte in situ (Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno) e ex situ, su individui coltivati presso l’Orto Botanico di Roma. I risultati hanno messo in evidenza l’influenza della temperatura sulla lunghezza delle fenofasi, con una riduzione significativa del periodo di attività vegetativa negli individui coltivati ex situ, in risposta alla temperatura. Il ciclo fenologico si completa in 7 mesi e la massima altezza viene raggiunta rispettivamente dopo 131±3 e 96±2 giorni dall'inizio della germinazione in situ ed ex situ. La riduzione del periodo di attività vegetativa per le piante coltivate ex situ determina una riduzione dell’altezza finale, con implicazioni sulla loro capacità produttiva. I tassi fotosintetici più elevati sono stati monitorati durante il periodo di attività vegetativa (Maggio-Agosto); un decremento del 50% è stato registrato durante la fase riproduttiva (Agosto-Settembre). La fase di senescenza (Ottobre-Novembre) è stata caratterizzata da decrementi della fotosintesi, del contenuto in clorofilla e della superficie fogliare. Considerando che il cambiamento climatico in atto implica un aumento della temperatura è importante approfondire le conoscenze sulla capacità di risposta delle specie vegetali, ed in particolare di quelle a rischio, alla variazione dei fattori ambientali, poiché una riduzione critica dell’accumulo di biomassa può incidere negativamente anche loro capacità riproduttiva, compromettendone la presenza nell’areale. La conoscenza della capacità potenziale di crescita delle specie wild e la loro efficienza nell’uso delle risorse costituiscono la base della conservazione delle popolazioni naturali di specie a rischio, sostenuta dalla conservazione ex situ per progetti di reintroduzione negli ambienti perturbati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.