L’ipomelanosi di Ito o incontinentia pigmenti achromians (HI; OMIM 300.337) è stata descritta per la prima volta nel 1952 dal dermatologo giapponese Minor Ito, che riportò il caso di una giovane donna con lesioni ipopigmentate lineari, “a getto d’acqua”, disposte lungo le linee di Blaschko, a livello del tronco e degli arti bilateralmente. Descriviamo il caso di una bambina di 10 anni affetta da HI con insolito coinvolgimento dell’apparato nefro-urologico.
“Ipomelanosi di Ito: descrizione di un caso inusuale” / Miraglia, Emanuele; Rotunno, Roberta; Giustini, Sandra; Curatolo, Pietro; Carlesimo, Marta; Calvieri, Stefano. - In: ESPERIENZE DERMATOLOGICHE. - ISSN 1128-9155. - STAMPA. - 13(3):(2011), pp. 131-135.
“Ipomelanosi di Ito: descrizione di un caso inusuale”.
MIRAGLIA, EMANUELE;ROTUNNO, ROBERTA;GIUSTINI, Sandra;CURATOLO, Pietro;CARLESIMO, Marta;CALVIERI, Stefano
2011
Abstract
L’ipomelanosi di Ito o incontinentia pigmenti achromians (HI; OMIM 300.337) è stata descritta per la prima volta nel 1952 dal dermatologo giapponese Minor Ito, che riportò il caso di una giovane donna con lesioni ipopigmentate lineari, “a getto d’acqua”, disposte lungo le linee di Blaschko, a livello del tronco e degli arti bilateralmente. Descriviamo il caso di una bambina di 10 anni affetta da HI con insolito coinvolgimento dell’apparato nefro-urologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.