A complex project of diagnostic tests in a crypt belonging to the cemetery was carried out first of a series of conservation work carried out in the cemetery complex of the Cappuccini in Via Veneto. The cemetery complex built around the middle of the eighteenth century, consisting of six rooms (crypts) connected by a corridor; is unique for the large amount of bone material (skulls, femurs, basins etc ..) necessary in order to create decorations of various kinds (chandeliers, columns, capitals etc ..) and niches within which lie some mummies in Capuchin monastic robes. The presence of significant dust accumulation, the numerous detachments of bone fragments and the extreme deterioration of the architectural elements have necessitated a first conservation work that has been addressed by activating an interdisciplinary collaboration between different professionals: art historian, conservator, biologist and medical hygienists. This methodological approach was crucial to identify and take preventive measures for the health and safety of restorers in the workplace, as well as a targeted choice of the operational criteria for conservation work to be performed. In confined spaces, during the restoration activities, microbiological environmental contaminants may also be deteriogens for works of art of organic nature and represent vehicles of infection for humans. Some classes of biological agents play an important role in the onset of allergies and / or sensitizing effect if there is a consistent and constant exposure, even giving rise to various diseases (dermatitis, fungal infections, conjunctivitis, keratitis, bronchitis etc.). This paper shows diagnostic tests performed on the field by means of methodologies for the assessment of air quality of one of the crypts (crypt of the basins) in question taken from a biological point of view, chemical and micro-climatic, sampling of the surfaces of architectural elements bone with non-destructive techniques and non-invasive and finally analysis techniques and bioaerosol samples in the laboratory. Diagnostic studies were carried out before and after the restoration work. The preliminary analysis to restoration work proved crucial to the understanding of the issue and the safety of restorers in order to prevent health risks from biological and chemical pollutants. Investigations have also allowed a final check of the operating procedures adopted in the conservation work.

Un articolato progetto di indagini diagnostiche all’interno di una delle cripte appartenenti al cimitero è stato effettuato prima di una serie di interventi conservativi effettuati nel complesso cimiteriale dei Cappuccini in Via Veneto. Il complesso cimiteriale realizzato intorno alla metà del Settecento, composto da sei ambienti (cripte) collegati da un corridoio, è un unicum per l'ingente quantità di materiale osseo (teschi, femori, bacini ecc..) organizzato in modo da creare decorazioni di vario tipo (lampadari, colonne, capitelli ecc..) e nicchie entro le quali si trovano alcune mummie cappuccine in abiti monastici. La presenza del notevole accumulo di polveri, dei numerosi distacchi di frammenti ossei e l’estremo degrado degli elementi architettonici hanno reso necessario un primo intervento conservativo che è stato affrontato attivando una collaborazione interdisciplinare tra diverse figure professionali: storico dell'arte, restauratore, biologo e medico igenista. Tale approccio metodologico è stato di fondamentale importanza per individuare e adottare misure di prevenzione per la salute e la sicurezza dei restauratori nelle attività lavorative, nonché per una mirata scelta dei criteri operativi per gli interventi conservativi da eseguire. Negli ambienti confinati, durante le attività di restauro, i contaminanti ambientali microbiologici possono essere anche deteriogeni per le opere d’arte di natura organica e rappresentare veicoli di infezione per l'uomo. Alcune classi di agenti biologici giocano un ruolo importante nell’insorgenza di allergie e/o effetti sensibilizzanti se vi è una consistente e costante esposizione, dando luogo anche a diverse malattie (dermatiti, micosi, congiuntiviti, cheratiti, bronchiti ecc.). In questo lavoro vengono riportate le indagini diagnostiche eseguite sul campo mediante metodologie per la valutazione della qualità dell'aria di una delle cripte (cripta dei bacini) presa in esame da un punto di vista biologico, chimico e microclimatico, campionamenti delle superfici degli elementi architettonici ossei con tecniche non distruttive e non invasive ed infine tecniche di analisi del bioaerosol e dei campioni in laboratorio. Le indagini diagnostiche sono state effettuate prima e dopo gli interventi di restauro conservativo. Le analisi propedeutiche agli interventi di restauro si sono dimostrate fondamentali per la conoscenza della problematica e per la messa in sicurezza dei restauratori al fine di evitare rischi per la salute da parte degli inquinanti biologici e chimici. Le indagini hanno permesso inoltre un controllo finale delle modalità operative adottate negli interventi conservativi.

Indagini diagnostiche e interventi conservativi in una cripta del complesso cimiteriale attiguo alla chiesa dell’Immacolata Concezione a Roma / Capriotti, A.; Pasquariello, G.; Tancini, V.; Tarsitani, Gianfranco; Moroni, Catia; Architrave, Renato; Caputo, Diego; Maggi, Oriana. - STAMPA. - 1:(2010), pp. 97-103. (Intervento presentato al convegno VIII Congresso Nazionale Annuale IGIIC tenutosi a Venezia, Italia nel 16-18 settembre 2010).

Indagini diagnostiche e interventi conservativi in una cripta del complesso cimiteriale attiguo alla chiesa dell’Immacolata Concezione a Roma

TARSITANI, Gianfranco;MORONI, Catia;ARCHITRAVE, Renato;CAPUTO, DIEGO;MAGGI, Oriana
2010

Abstract

A complex project of diagnostic tests in a crypt belonging to the cemetery was carried out first of a series of conservation work carried out in the cemetery complex of the Cappuccini in Via Veneto. The cemetery complex built around the middle of the eighteenth century, consisting of six rooms (crypts) connected by a corridor; is unique for the large amount of bone material (skulls, femurs, basins etc ..) necessary in order to create decorations of various kinds (chandeliers, columns, capitals etc ..) and niches within which lie some mummies in Capuchin monastic robes. The presence of significant dust accumulation, the numerous detachments of bone fragments and the extreme deterioration of the architectural elements have necessitated a first conservation work that has been addressed by activating an interdisciplinary collaboration between different professionals: art historian, conservator, biologist and medical hygienists. This methodological approach was crucial to identify and take preventive measures for the health and safety of restorers in the workplace, as well as a targeted choice of the operational criteria for conservation work to be performed. In confined spaces, during the restoration activities, microbiological environmental contaminants may also be deteriogens for works of art of organic nature and represent vehicles of infection for humans. Some classes of biological agents play an important role in the onset of allergies and / or sensitizing effect if there is a consistent and constant exposure, even giving rise to various diseases (dermatitis, fungal infections, conjunctivitis, keratitis, bronchitis etc.). This paper shows diagnostic tests performed on the field by means of methodologies for the assessment of air quality of one of the crypts (crypt of the basins) in question taken from a biological point of view, chemical and micro-climatic, sampling of the surfaces of architectural elements bone with non-destructive techniques and non-invasive and finally analysis techniques and bioaerosol samples in the laboratory. Diagnostic studies were carried out before and after the restoration work. The preliminary analysis to restoration work proved crucial to the understanding of the issue and the safety of restorers in order to prevent health risks from biological and chemical pollutants. Investigations have also allowed a final check of the operating procedures adopted in the conservation work.
2010
VIII Congresso Nazionale Annuale IGIIC
Un articolato progetto di indagini diagnostiche all’interno di una delle cripte appartenenti al cimitero è stato effettuato prima di una serie di interventi conservativi effettuati nel complesso cimiteriale dei Cappuccini in Via Veneto. Il complesso cimiteriale realizzato intorno alla metà del Settecento, composto da sei ambienti (cripte) collegati da un corridoio, è un unicum per l'ingente quantità di materiale osseo (teschi, femori, bacini ecc..) organizzato in modo da creare decorazioni di vario tipo (lampadari, colonne, capitelli ecc..) e nicchie entro le quali si trovano alcune mummie cappuccine in abiti monastici. La presenza del notevole accumulo di polveri, dei numerosi distacchi di frammenti ossei e l’estremo degrado degli elementi architettonici hanno reso necessario un primo intervento conservativo che è stato affrontato attivando una collaborazione interdisciplinare tra diverse figure professionali: storico dell'arte, restauratore, biologo e medico igenista. Tale approccio metodologico è stato di fondamentale importanza per individuare e adottare misure di prevenzione per la salute e la sicurezza dei restauratori nelle attività lavorative, nonché per una mirata scelta dei criteri operativi per gli interventi conservativi da eseguire. Negli ambienti confinati, durante le attività di restauro, i contaminanti ambientali microbiologici possono essere anche deteriogeni per le opere d’arte di natura organica e rappresentare veicoli di infezione per l'uomo. Alcune classi di agenti biologici giocano un ruolo importante nell’insorgenza di allergie e/o effetti sensibilizzanti se vi è una consistente e costante esposizione, dando luogo anche a diverse malattie (dermatiti, micosi, congiuntiviti, cheratiti, bronchiti ecc.). In questo lavoro vengono riportate le indagini diagnostiche eseguite sul campo mediante metodologie per la valutazione della qualità dell'aria di una delle cripte (cripta dei bacini) presa in esame da un punto di vista biologico, chimico e microclimatico, campionamenti delle superfici degli elementi architettonici ossei con tecniche non distruttive e non invasive ed infine tecniche di analisi del bioaerosol e dei campioni in laboratorio. Le indagini diagnostiche sono state effettuate prima e dopo gli interventi di restauro conservativo. Le analisi propedeutiche agli interventi di restauro si sono dimostrate fondamentali per la conoscenza della problematica e per la messa in sicurezza dei restauratori al fine di evitare rischi per la salute da parte degli inquinanti biologici e chimici. Le indagini hanno permesso inoltre un controllo finale delle modalità operative adottate negli interventi conservativi.
microfunghi; rischio biologico; superfici; indagini microbiologiche; cripta cappuccini; aria
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Indagini diagnostiche e interventi conservativi in una cripta del complesso cimiteriale attiguo alla chiesa dell’Immacolata Concezione a Roma / Capriotti, A.; Pasquariello, G.; Tancini, V.; Tarsitani, Gianfranco; Moroni, Catia; Architrave, Renato; Caputo, Diego; Maggi, Oriana. - STAMPA. - 1:(2010), pp. 97-103. (Intervento presentato al convegno VIII Congresso Nazionale Annuale IGIIC tenutosi a Venezia, Italia nel 16-18 settembre 2010).
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