Prima introduzione alla vita e al pensiero di uno degli psicoanalisti più brillanti e controversi del secolo scorso, Sua Maestà Masud Khan è un libro rivolto allo studioso di psicologia e psicoanalisi e a chiunque sia interessato allo studio della mente umana. Al tempo stesso biografia critica e saggio psicoanalitico, il libro si compone di una prima sezione dedicata alla vita di Khan: l’infanzia pakistana nei ricchi possedimenti del feudo paterno, l’arrivo in Gran Bretagna, l’analisi con Winnicott, l’ascesa nella British Psyco-Analytical Society e nel jet-set londinese. E poi il declino – accompagnato da una produzione teorica e clinica innovativa, ma segnato dall’alcolismo, e da episodi sempre più frequenti di malpractice e da un atteggiamento di grandiosità oltraggiosa -, la malattia, l’espulsione dalla British Society e la morte nella solitudine e nella follia. Una vita riletta alla luce delle stesse ipotesi teoriche di Khan sulla patologia della personalità e sulle perversioni, in un intreccio di esperienza personale e teoresi che solleva affascinanti interrogativi sulla relazione complessa tra genialità e follia. Ma anche tra la personalità dell’analista e la sua pratica professionale e, inevitabilmente, tra l’istituzione psicoanalitica e i suoi rappresentanti. Nella seconda parte del volume sono illustrati i concetti e le ipotesi cliniche più originali di Khan – dalla personalità schizoide al trauma cumulativo, dall’idea allo spazio onirico a quella del “campo lasciato a maggese”, dalla “tecnica dell’intimità” dei perversi alla teoria della pornografia.
Sua maestà Masud Khan: vita e opere di uno psicoanalista pakistano a Londra / Gazzillo, Francesco; Maura, Silvestri. - STAMPA. - (2008).
Sua maestà Masud Khan: vita e opere di uno psicoanalista pakistano a Londra
GAZZILLO, FRANCESCO;
2008
Abstract
Prima introduzione alla vita e al pensiero di uno degli psicoanalisti più brillanti e controversi del secolo scorso, Sua Maestà Masud Khan è un libro rivolto allo studioso di psicologia e psicoanalisi e a chiunque sia interessato allo studio della mente umana. Al tempo stesso biografia critica e saggio psicoanalitico, il libro si compone di una prima sezione dedicata alla vita di Khan: l’infanzia pakistana nei ricchi possedimenti del feudo paterno, l’arrivo in Gran Bretagna, l’analisi con Winnicott, l’ascesa nella British Psyco-Analytical Society e nel jet-set londinese. E poi il declino – accompagnato da una produzione teorica e clinica innovativa, ma segnato dall’alcolismo, e da episodi sempre più frequenti di malpractice e da un atteggiamento di grandiosità oltraggiosa -, la malattia, l’espulsione dalla British Society e la morte nella solitudine e nella follia. Una vita riletta alla luce delle stesse ipotesi teoriche di Khan sulla patologia della personalità e sulle perversioni, in un intreccio di esperienza personale e teoresi che solleva affascinanti interrogativi sulla relazione complessa tra genialità e follia. Ma anche tra la personalità dell’analista e la sua pratica professionale e, inevitabilmente, tra l’istituzione psicoanalitica e i suoi rappresentanti. Nella seconda parte del volume sono illustrati i concetti e le ipotesi cliniche più originali di Khan – dalla personalità schizoide al trauma cumulativo, dall’idea allo spazio onirico a quella del “campo lasciato a maggese”, dalla “tecnica dell’intimità” dei perversi alla teoria della pornografia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.