Université Paris I Panthéon-Sorbonne-days of 17 and 18 June 2005 were dedicated to Adolf Reinach: Norms philosophie et théorie du droit, International Colloquium organized by Jocelyn Benoist and wanted and Jean-François Kervégan. Atmosphere dell'Amphi Bachelard collection was shown the direction to take to begin to interpret the work of a philosopher as Reinach is knowing that, after almost a century after his tragic and untimely death, the proper recognition for the depth his phenomenological conception. It was useless to introduce the topic, recalling the central phases of the life of Reinach, a pupil of Husserl among the best in the period before the Great War. The philosophical genius of Reinach gave powerful contributions to the development of phenomenology, Husserl over the outcome of the so-called transcendental idealism, in the direction of realist phenomenology. With the publication in 1913 of the Ideen zu einer reinen Phänomenologie, Husserl marks a break with most of his former students, who do not accept its right place in the idealistic sense. Although the differences between, Reinach, his student Dietrich von Hildebrand, Max Scheler, Alexander Pfänder, Edith Stein, remained loyal to the reading originally given to the motto Husserlian "" return to the things themselves "." The realist phenomenology, as well as reminded Benoist and Kervégan, was characterized by ontological, because it applies to the states in fact the original project of phenomenology, to grasp the essential meaning of the phenomena. In this direction, the phenomenon must be understood in its reality, ie from the answer to 'what is it?', In its essence and ontological structure. The reduction in the real essence is the hallmark of realist phenomenology. In the work Die Grundlagen des apriorischen buergerlichen Rechtes, which appeared in 1913, Reinach this reduction applies to the clarification of the core of the phenomenon of law, analyzing the structure phenomenologically real and essential, that the subject can grasp in its specificity.

All’Université Paris-I Panthéon-Sorbonne le giornate del 17 e 18 giugno 2005 sono state dedicate ad Adolf Reinach: philosophie des normes et théorie du droit, Colloquio internazionale voluto e organizzato da Jocelyn Benoist e Jean-François Kervégan. Nell'atmosfera raccolta dell'Amphi Bachelard è stata indicata la direzione da prendere per cominciare ad interpretare l'opera di un filosofo come Reinach che sta conoscendo, a distanza di quasi un secolo dalla sua morte tragica e prematura, il giusto riconoscimento per la profondità della sua concezione fenomenologica. Non è stato inutile introdurre l'argomento, ricordando le fasi centrali della vita di Reinach, allievo tra i migliori di Husserl, nel periodo precedente la Grande Guerra. Il genio filosofico di Reinach ha dato contributi potenti allo sviluppo della fenomenologia, oltre gli esiti husserliani del cosiddetto idealismo trascendentale, nella direzione della fenomenologia realista. Con la pubblicazione nel 1913 delle Ideen zu einer reinen Phänomenologie, Husserl segna la rottura con gran parte dei suoi antichi allievi, che non accolgono bene la sua svolta in senso idealistico. Pur tra le differenze, Reinach, il suo allievo Dietrich von Hildebrand, Max Scheler, Alexander Pfänder, Edith Stein, rimasero fedeli alla lettura originariamente data al motto husserliano "tornare alle cose stesse". La fenomenologia realista, come pure hanno ricordato Benoist e Kervégan, è caratterizzata dall'impegno ontologico, perchè applica agli stati di fatto il progetto originario della fenomenologia, quello di cogliere il significato essenziale dei fenomeni. In questa direzione, il fenomeno va compreso nella sua realtà, cioè a partire dalla risposta al 'che cos'è?', nella sua essenzialità ontologica e strutturale. La riduzione all'essenza reale è il tratto caratteristico della fenomenologia realista. Nell’opera Die apriorischen Grundlagen des buergerlichen Rechtes, apparsa nel 1913, Reinach applica tale riduzione alla chiarificazione del nucleo essenziale del fenomeno diritto, analizzandone fenomenologicamente la struttura reale ed essenziale, che il soggetto può cogliere, nella sua specificità.

Adolf Reinach: il diritto come apriori non disponibile della relazione / Bartoli, Gianpaolo. - In: RIFD. RIVISTA INTERNAZIONALE DI FILOSOFIA DEL DIRITTO. - ISSN 1593-7135. - STAMPA. - 3:(2005), pp. 513-532.

Adolf Reinach: il diritto come apriori non disponibile della relazione

BARTOLI, GIANPAOLO
2005

Abstract

Université Paris I Panthéon-Sorbonne-days of 17 and 18 June 2005 were dedicated to Adolf Reinach: Norms philosophie et théorie du droit, International Colloquium organized by Jocelyn Benoist and wanted and Jean-François Kervégan. Atmosphere dell'Amphi Bachelard collection was shown the direction to take to begin to interpret the work of a philosopher as Reinach is knowing that, after almost a century after his tragic and untimely death, the proper recognition for the depth his phenomenological conception. It was useless to introduce the topic, recalling the central phases of the life of Reinach, a pupil of Husserl among the best in the period before the Great War. The philosophical genius of Reinach gave powerful contributions to the development of phenomenology, Husserl over the outcome of the so-called transcendental idealism, in the direction of realist phenomenology. With the publication in 1913 of the Ideen zu einer reinen Phänomenologie, Husserl marks a break with most of his former students, who do not accept its right place in the idealistic sense. Although the differences between, Reinach, his student Dietrich von Hildebrand, Max Scheler, Alexander Pfänder, Edith Stein, remained loyal to the reading originally given to the motto Husserlian "" return to the things themselves "." The realist phenomenology, as well as reminded Benoist and Kervégan, was characterized by ontological, because it applies to the states in fact the original project of phenomenology, to grasp the essential meaning of the phenomena. In this direction, the phenomenon must be understood in its reality, ie from the answer to 'what is it?', In its essence and ontological structure. The reduction in the real essence is the hallmark of realist phenomenology. In the work Die Grundlagen des apriorischen buergerlichen Rechtes, which appeared in 1913, Reinach this reduction applies to the clarification of the core of the phenomenon of law, analyzing the structure phenomenologically real and essential, that the subject can grasp in its specificity.
2005
All’Université Paris-I Panthéon-Sorbonne le giornate del 17 e 18 giugno 2005 sono state dedicate ad Adolf Reinach: philosophie des normes et théorie du droit, Colloquio internazionale voluto e organizzato da Jocelyn Benoist e Jean-François Kervégan. Nell'atmosfera raccolta dell'Amphi Bachelard è stata indicata la direzione da prendere per cominciare ad interpretare l'opera di un filosofo come Reinach che sta conoscendo, a distanza di quasi un secolo dalla sua morte tragica e prematura, il giusto riconoscimento per la profondità della sua concezione fenomenologica. Non è stato inutile introdurre l'argomento, ricordando le fasi centrali della vita di Reinach, allievo tra i migliori di Husserl, nel periodo precedente la Grande Guerra. Il genio filosofico di Reinach ha dato contributi potenti allo sviluppo della fenomenologia, oltre gli esiti husserliani del cosiddetto idealismo trascendentale, nella direzione della fenomenologia realista. Con la pubblicazione nel 1913 delle Ideen zu einer reinen Phänomenologie, Husserl segna la rottura con gran parte dei suoi antichi allievi, che non accolgono bene la sua svolta in senso idealistico. Pur tra le differenze, Reinach, il suo allievo Dietrich von Hildebrand, Max Scheler, Alexander Pfänder, Edith Stein, rimasero fedeli alla lettura originariamente data al motto husserliano "tornare alle cose stesse". La fenomenologia realista, come pure hanno ricordato Benoist e Kervégan, è caratterizzata dall'impegno ontologico, perchè applica agli stati di fatto il progetto originario della fenomenologia, quello di cogliere il significato essenziale dei fenomeni. In questa direzione, il fenomeno va compreso nella sua realtà, cioè a partire dalla risposta al 'che cos'è?', nella sua essenzialità ontologica e strutturale. La riduzione all'essenza reale è il tratto caratteristico della fenomenologia realista. Nell’opera Die apriorischen Grundlagen des buergerlichen Rechtes, apparsa nel 1913, Reinach applica tale riduzione alla chiarificazione del nucleo essenziale del fenomeno diritto, analizzandone fenomenologicamente la struttura reale ed essenziale, che il soggetto può cogliere, nella sua specificità.
fenomenologia; diritto
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Adolf Reinach: il diritto come apriori non disponibile della relazione / Bartoli, Gianpaolo. - In: RIFD. RIVISTA INTERNAZIONALE DI FILOSOFIA DEL DIRITTO. - ISSN 1593-7135. - STAMPA. - 3:(2005), pp. 513-532.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/348665
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