La metropoli è il luogo privilegiato per l'esperienza del moderno. Benjamin concepisce la “storia del moderno” come una storia del cambiamento di tale topografia degli spazi di esperienza. Baudelaire coglie perfettamente nelle sue poesie il carattere distruttivo del moderno, ripreso da Benjamin, come una delle caratteristiche immanenti della modernità. La superiorità della poesia di Baudelaire rispetto alla poesia moderna consiste nel fatto che egli tratta l'oggetto poetico con distacco e scetticismo: egli pone Parigi al centro della sua opera, ma senza idolatrarla come espressione del progresso. La trasformazione della città è stata radicale in quanto in essa si sono imposte le forme del moderno. Benjamin stesso mette in relazione i materiali raccolti su Baudelaire al motivo del flâneur. L'esperienza del mondo avviene attraverso l'esperienza della metropoli (in questo caso Parigi come esempio paradigmatico) e l'opera di Baudelaire viene letta da Benjamin come una promenade attraverso i motivi del moderno. L'esperienza del moderno è un'esperienza di sottrazione del passato. E' il ritorno del sempre uguale sotto forma del continuo cambiamento nella catastrofe. Contro la cieca fede nel progresso Benjamin costruisce la famosa allegoria dell'angelo della storia. L'immaginario collettivo sfocia spesso nel banale, nel massificato, nel Traumkitsch, nel ‘luogo comune’, nel senso più letterale del termine. Benjamin vede tutto il valore positivo della réclame nel fatto che la sua creatività utilizza le forme oniriche nel mondo della produzione e, a sua volta, produce forme che popolano i sogni dei clienti.

Topografia dello spazio immaginativo / Ponzi, Mauro. - In: LINKS. - ISSN 1594-5359. - STAMPA. - 5:(2005), pp. 13-30.

Topografia dello spazio immaginativo

PONZI, Mauro
2005

Abstract

La metropoli è il luogo privilegiato per l'esperienza del moderno. Benjamin concepisce la “storia del moderno” come una storia del cambiamento di tale topografia degli spazi di esperienza. Baudelaire coglie perfettamente nelle sue poesie il carattere distruttivo del moderno, ripreso da Benjamin, come una delle caratteristiche immanenti della modernità. La superiorità della poesia di Baudelaire rispetto alla poesia moderna consiste nel fatto che egli tratta l'oggetto poetico con distacco e scetticismo: egli pone Parigi al centro della sua opera, ma senza idolatrarla come espressione del progresso. La trasformazione della città è stata radicale in quanto in essa si sono imposte le forme del moderno. Benjamin stesso mette in relazione i materiali raccolti su Baudelaire al motivo del flâneur. L'esperienza del mondo avviene attraverso l'esperienza della metropoli (in questo caso Parigi come esempio paradigmatico) e l'opera di Baudelaire viene letta da Benjamin come una promenade attraverso i motivi del moderno. L'esperienza del moderno è un'esperienza di sottrazione del passato. E' il ritorno del sempre uguale sotto forma del continuo cambiamento nella catastrofe. Contro la cieca fede nel progresso Benjamin costruisce la famosa allegoria dell'angelo della storia. L'immaginario collettivo sfocia spesso nel banale, nel massificato, nel Traumkitsch, nel ‘luogo comune’, nel senso più letterale del termine. Benjamin vede tutto il valore positivo della réclame nel fatto che la sua creatività utilizza le forme oniriche nel mondo della produzione e, a sua volta, produce forme che popolano i sogni dei clienti.
2005
Letteratura tedesca; inversione di senso delle immagini; cinema e mass-media
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Topografia dello spazio immaginativo / Ponzi, Mauro. - In: LINKS. - ISSN 1594-5359. - STAMPA. - 5:(2005), pp. 13-30.
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