In un colloquio, svoltosi ad Amburgo nel giugno del 1986 in occasione del congresso internazionale del PEN-Club, Heiner Müller illustra le sue convinzioni circa la funzione dell'arte (e del teatro in particolare) nella società contemporanea nel quadro di una visione della storia "catastrofica", ossia impregnata di quel pessimismo o nichilismo che deriva da una sua particolare lettura di Nietzsche e di Benjamin. Particolarmente interessante la singolare combinazione di elementi politici e tecniche di avanguardia che danno vita a una destrutturazione dei linguaggi teatrali, ma anche alle "parole d'ordine" degli schieramenti politici. Il teatro come "dialogo con i morti", come "rielaborazione di materiale preesistente", anche se visto sullo sfondo di una catastrofe permanente, assume paradossalmente una sua valenza politica come "segnale d'allarme", come disperato "grido di Marsia", l'urlo della soggettività morente. Figure e linguaggio del mito greco vengono recuperate da Müller come archetipi di situazioni ricorrenti e - in quanto tali - comprensibili nei contesti culturali e linguistici più diversi.

Il grido di Marsia. La storia come catastrofe permanente nei drammi di Heiner Mueller / Ponzi, Mauro. - In: BIBLIOTECA TEATRALE. - ISSN 0045-1959. - STAMPA. - gen.-marzo:(1997), pp. 95-124.

Il grido di Marsia. La storia come catastrofe permanente nei drammi di Heiner Mueller

PONZI, Mauro
1997

Abstract

In un colloquio, svoltosi ad Amburgo nel giugno del 1986 in occasione del congresso internazionale del PEN-Club, Heiner Müller illustra le sue convinzioni circa la funzione dell'arte (e del teatro in particolare) nella società contemporanea nel quadro di una visione della storia "catastrofica", ossia impregnata di quel pessimismo o nichilismo che deriva da una sua particolare lettura di Nietzsche e di Benjamin. Particolarmente interessante la singolare combinazione di elementi politici e tecniche di avanguardia che danno vita a una destrutturazione dei linguaggi teatrali, ma anche alle "parole d'ordine" degli schieramenti politici. Il teatro come "dialogo con i morti", come "rielaborazione di materiale preesistente", anche se visto sullo sfondo di una catastrofe permanente, assume paradossalmente una sua valenza politica come "segnale d'allarme", come disperato "grido di Marsia", l'urlo della soggettività morente. Figure e linguaggio del mito greco vengono recuperate da Müller come archetipi di situazioni ricorrenti e - in quanto tali - comprensibili nei contesti culturali e linguistici più diversi.
1997
teatro tedesco; Heiner Müller; avanguardia
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il grido di Marsia. La storia come catastrofe permanente nei drammi di Heiner Mueller / Ponzi, Mauro. - In: BIBLIOTECA TEATRALE. - ISSN 0045-1959. - STAMPA. - gen.-marzo:(1997), pp. 95-124.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/33523
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact