In un periodo di osservazione di 5 mesi sono stati valutati in emergenza 885 pazienti (maschi 55,6%, femmine 44,4%) con sintomatologia da trauma cervicale minore. Scopi del lavoro erano l’identificazione di sottogruppi di traumatizzati a diverso rischio di instabilità spinale e la definizione di un protocollo di gestione. Il traumatismo era dovuto ad incidente stradale (86,2%), infortunio accidentale (9,4%), aggressione (3%) e caduta per malore (1,4%). La cervicalgia era la manifestazione costante e si associava a cefalea (55,2%), nausea (34,3%), vertigini (32,6%), brachialgia (14%). Sulla base della sintomatologia clinica sono stati distinti due gruppi di pazienti: mono- e poli-sintomatici. In tutti i casi è stato eseguito esame Rx nelle proiezioni antero-posteriore e latero-laterale in ortostatismo. L’esame radiografico standard risultava normale nel 68,2% dei monosintomatici e nel 45,2% dei polisintomatici. Le anomalie consistevano in riduzione, scomparsa, inversione della lordosi fisiologica. L’inversione era più frequente nei polisintomatici rispetto ai monosintomatici (10% vs 4%). Perdita dell’allineamento per retrolistesi o anterolistesi (3 casi) e le fratture (9 casi) erano tutte ascrivibili al gruppo dei polisintomatici. La successiva integrazione diagnostica con TC e/o RM ha escluso frattura in 2 casi (falsi positivi). Sulla base della nostra esperienza i traumatizzati monosintomatici non sono risultati a rischio di instabilità spinale e quindi non dovrebbero essere sottoposti ad esame Rx standard nella fase acuta. Tale approccio avrebbe determinato riduzione dei tempi di attesa, snellimento nelle procedure di P.S., mancata esposizione alle radiazioni e contenimento della spesa sanitaria. Per il rischio di instabilità spinale, l’esame Rx standard va riservato ai traumatizzati polisintomatici , in particolar modo anziani e con anamnesi patologica remota positiva per artrodiscopatia. Anche in caso di screening radiografico negativo si consiglia sottoporre questi pazienti a controllo radiografico della colonna cervicale in flesso-estensione a 1-3 settimane dal trauma.
Spinal instability in the polysymptomatyc minor cervical traumatized patient / Spaziani, Erasmo; Mingoli, Andrea; Drudi, Francesco Maria; Pavia, Gl; Catani, Marco; DI FILIPPO, Annalisa Romina; CASCONE F, DE MILITO R.. - In: INTERNATIONAL JOURNAL OF SURGICAL SCIENCES. - ISSN 1122-8687. - STAMPA. - 8suppl.1:(2001), pp. 209-211.
Spinal instability in the polysymptomatyc minor cervical traumatized patient.
SPAZIANI, Erasmo;MINGOLI, Andrea;DRUDI, Francesco Maria;CATANI, Marco;DI FILIPPO, Annalisa Romina;
2001
Abstract
In un periodo di osservazione di 5 mesi sono stati valutati in emergenza 885 pazienti (maschi 55,6%, femmine 44,4%) con sintomatologia da trauma cervicale minore. Scopi del lavoro erano l’identificazione di sottogruppi di traumatizzati a diverso rischio di instabilità spinale e la definizione di un protocollo di gestione. Il traumatismo era dovuto ad incidente stradale (86,2%), infortunio accidentale (9,4%), aggressione (3%) e caduta per malore (1,4%). La cervicalgia era la manifestazione costante e si associava a cefalea (55,2%), nausea (34,3%), vertigini (32,6%), brachialgia (14%). Sulla base della sintomatologia clinica sono stati distinti due gruppi di pazienti: mono- e poli-sintomatici. In tutti i casi è stato eseguito esame Rx nelle proiezioni antero-posteriore e latero-laterale in ortostatismo. L’esame radiografico standard risultava normale nel 68,2% dei monosintomatici e nel 45,2% dei polisintomatici. Le anomalie consistevano in riduzione, scomparsa, inversione della lordosi fisiologica. L’inversione era più frequente nei polisintomatici rispetto ai monosintomatici (10% vs 4%). Perdita dell’allineamento per retrolistesi o anterolistesi (3 casi) e le fratture (9 casi) erano tutte ascrivibili al gruppo dei polisintomatici. La successiva integrazione diagnostica con TC e/o RM ha escluso frattura in 2 casi (falsi positivi). Sulla base della nostra esperienza i traumatizzati monosintomatici non sono risultati a rischio di instabilità spinale e quindi non dovrebbero essere sottoposti ad esame Rx standard nella fase acuta. Tale approccio avrebbe determinato riduzione dei tempi di attesa, snellimento nelle procedure di P.S., mancata esposizione alle radiazioni e contenimento della spesa sanitaria. Per il rischio di instabilità spinale, l’esame Rx standard va riservato ai traumatizzati polisintomatici , in particolar modo anziani e con anamnesi patologica remota positiva per artrodiscopatia. Anche in caso di screening radiografico negativo si consiglia sottoporre questi pazienti a controllo radiografico della colonna cervicale in flesso-estensione a 1-3 settimane dal trauma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.