Circa 20 anni fa, l’endoscopia delle vie aeree nel bambino veniva eseguita esclusivamente con il broncoscopio rigido, in anestesia generale e dai chirurghi pediatri o dagli anestesisti. Attualmente la fibrobroncoscopia pediatrica è diventato un esame di ampia diffusione nella diagnostica delle malattie pneumologiche pediatriche. Da una parte sono disponibili farmaci più maneggevoli per l’anestesia generale o per la sedazione profonda, dall’altra esistono in commercio strumenti di calibro sempre più piccolo e con una possibilità di visione e di acquisizione delle immagini sempre migliore come per esempio i video-broncoscopi. In particolare sono disponibili fibrobroncoscopi con un diametro esterno di 2,2 mm, con la punta flessibile e con un canale operativo di 1,2 mm. Recentemente la Società Europea di Malattie Respiratorie ha pubblicato i risultati di una “Task Force” sull’endoscopia pediatrica dove sono state standardizzate la tecnica, le indicazioni e le procedure che possono essere eseguite in corso di broncoscopia (1). Con la disponibilità di apparecchi sempre più sofisticati per eseguire la tomografia assiale computerizzata è diventato possibile anche in pediatria eseguire una broncoscopia virtuale delle vie aeree ricostruendo delle immagini acquisite durante un esame. La broncoscopia virtuale potrebbe diventare in pediatria un esame di prima scelta nello studio delle patologie della trachea e dei grossi bronchi, ma attualmente il suo utilizzo non può prescindere dall’esame endoscopico classico. Le patologie respiratorie acute rappresentano uno dei motivi principali di accesso presso i pronto soccorsi pediatrici e di ricovero in ospedale. Una piccola percentuale dei bambini con patologie acute delle alte e basse vie respiratorie necessita di ricovero in terapia intensiva pediatrica dove fino a pochi anni fa l’unico rimedio era quello di intubare il paziente e di usare la ventilazione meccanica. Recentemente anche in pediatria è possibile assistere bambini affetti da patologie respiratorie con la ventilazione non invasiva (NIV) attraverso cannule nasali o maschera. Questa metodica rappresenta un’alternativa sicura ed efficace alla ventilazione meccanica invasiva nei bambini affetti da insufficienza respiratoria cronica associata a pneumopatie restrittive e debolezza muscolare. Il suo impiego appare oggi molto promettente anche nel trattamento dell’insufficienza respiratoria acuta, grazie alla disponibilità di respiratori meccanici sempre più versatili ed adattabili alle caratteristiche tipiche del sistema respiratorio in via di sviluppo.

Novità in tema di endoscopia bronchiale ed emergenze respiratorie / Matrunola, M; Papoff, Paola; Cicchetti, R.; Manganaro, M.; Gizzi, C.; Midulla, Fabio; Tromba, Valeria; Manganozzi, L.; Moretti, Corrado. - In: PNEUMOLOGIA PEDIATRICA. - ISSN 2784-8353. - 23:(2006), pp. 7-13.

Novità in tema di endoscopia bronchiale ed emergenze respiratorie

PAPOFF, PAOLA;MIDULLA, Fabio;TROMBA, Valeria;MORETTI, Corrado
2006

Abstract

Circa 20 anni fa, l’endoscopia delle vie aeree nel bambino veniva eseguita esclusivamente con il broncoscopio rigido, in anestesia generale e dai chirurghi pediatri o dagli anestesisti. Attualmente la fibrobroncoscopia pediatrica è diventato un esame di ampia diffusione nella diagnostica delle malattie pneumologiche pediatriche. Da una parte sono disponibili farmaci più maneggevoli per l’anestesia generale o per la sedazione profonda, dall’altra esistono in commercio strumenti di calibro sempre più piccolo e con una possibilità di visione e di acquisizione delle immagini sempre migliore come per esempio i video-broncoscopi. In particolare sono disponibili fibrobroncoscopi con un diametro esterno di 2,2 mm, con la punta flessibile e con un canale operativo di 1,2 mm. Recentemente la Società Europea di Malattie Respiratorie ha pubblicato i risultati di una “Task Force” sull’endoscopia pediatrica dove sono state standardizzate la tecnica, le indicazioni e le procedure che possono essere eseguite in corso di broncoscopia (1). Con la disponibilità di apparecchi sempre più sofisticati per eseguire la tomografia assiale computerizzata è diventato possibile anche in pediatria eseguire una broncoscopia virtuale delle vie aeree ricostruendo delle immagini acquisite durante un esame. La broncoscopia virtuale potrebbe diventare in pediatria un esame di prima scelta nello studio delle patologie della trachea e dei grossi bronchi, ma attualmente il suo utilizzo non può prescindere dall’esame endoscopico classico. Le patologie respiratorie acute rappresentano uno dei motivi principali di accesso presso i pronto soccorsi pediatrici e di ricovero in ospedale. Una piccola percentuale dei bambini con patologie acute delle alte e basse vie respiratorie necessita di ricovero in terapia intensiva pediatrica dove fino a pochi anni fa l’unico rimedio era quello di intubare il paziente e di usare la ventilazione meccanica. Recentemente anche in pediatria è possibile assistere bambini affetti da patologie respiratorie con la ventilazione non invasiva (NIV) attraverso cannule nasali o maschera. Questa metodica rappresenta un’alternativa sicura ed efficace alla ventilazione meccanica invasiva nei bambini affetti da insufficienza respiratoria cronica associata a pneumopatie restrittive e debolezza muscolare. Il suo impiego appare oggi molto promettente anche nel trattamento dell’insufficienza respiratoria acuta, grazie alla disponibilità di respiratori meccanici sempre più versatili ed adattabili alle caratteristiche tipiche del sistema respiratorio in via di sviluppo.
2006
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Novità in tema di endoscopia bronchiale ed emergenze respiratorie / Matrunola, M; Papoff, Paola; Cicchetti, R.; Manganaro, M.; Gizzi, C.; Midulla, Fabio; Tromba, Valeria; Manganozzi, L.; Moretti, Corrado. - In: PNEUMOLOGIA PEDIATRICA. - ISSN 2784-8353. - 23:(2006), pp. 7-13.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/236884
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