La malattia di Castleman è una patologia rara a carattere linfoproliferativo. Clinicamente può assumere due forme: unicentrica e multicentrica. La forma unicentrica è caratterizzata dall’interessamento di una singola stazione linfonodale. Nel presente lavoro sono riportati due casi di malattia di Castleman unicentrica: il primo a localizzazione addominale trattato con approccio laparoscopico; il secondo a localizzazione sottomascellare trattato con approccio tradizionale. Nel primo caso l’approccio laparoscopico ha permesso di definire la diagnosi, non chiara dopo le procedure diagnostiche strumentali e la totale ed eccellente risoluzione della patologia. La paziente, infatti, dopo otto mesi di follow up, non presenta recidiva. Il secondo caso conferma che la malattia di Castleman deve essere considerata nella diagnosi differenziale di una formazione solitaria del collo e che il trattamento chirurgico può essere diagnostico e terapeutico allo stesso tempo.
Unicentric localization of Castleman's disease treated with laparoscopic and traditional approach. Report of two cases / Tartaglia, Francesco; Blasi, S; Berni, Alberto; Sgueglia, M; Polichetti, Pe; Maturo, Alessandro; Palazzini, Giorgio; Tromba, Luciana; Campana, Fp. - In: IL GIORNALE DI CHIRURGIA. - ISSN 0391-9005. - STAMPA. - 29 (10):Oct(2008), pp. 399-402.
Unicentric localization of Castleman's disease treated with laparoscopic and traditional approach. Report of two cases.
TARTAGLIA, Francesco;BERNI, Alberto;MATURO, Alessandro;PALAZZINI, Giorgio;TROMBA, Luciana;
2008
Abstract
La malattia di Castleman è una patologia rara a carattere linfoproliferativo. Clinicamente può assumere due forme: unicentrica e multicentrica. La forma unicentrica è caratterizzata dall’interessamento di una singola stazione linfonodale. Nel presente lavoro sono riportati due casi di malattia di Castleman unicentrica: il primo a localizzazione addominale trattato con approccio laparoscopico; il secondo a localizzazione sottomascellare trattato con approccio tradizionale. Nel primo caso l’approccio laparoscopico ha permesso di definire la diagnosi, non chiara dopo le procedure diagnostiche strumentali e la totale ed eccellente risoluzione della patologia. La paziente, infatti, dopo otto mesi di follow up, non presenta recidiva. Il secondo caso conferma che la malattia di Castleman deve essere considerata nella diagnosi differenziale di una formazione solitaria del collo e che il trattamento chirurgico può essere diagnostico e terapeutico allo stesso tempo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.