La concezione della musica, quale emerge nei testi teorici dell'Arcadia primo-settecentesca sulla poesia, si adegua alla riflessione sulla natura e la funzione della poesia come un complemento, una conferma o un'estensione. Proprio gli accenni ad una speculazione sulle qualità e il ruolo della musica contribuiscono a chiarire le posizioni teoriche fortemente divergenti di G.V. Gravina e di G.M. Crescimbeni in ambito arcadico, anche alla luce degli esiti nella successiva riflessione dell'Autunno tiburtino di M.G. Morei, che registra la fase “autunnale” dell'Arcadia.
La Musica nel sogno arcadico della Poesia. Dai testi teorici di G.V. Gravina e G.M. Crescimbeni / DE BELLIS, Carla. - STAMPA. - 1:(2007), pp. 75-116. (Intervento presentato al convegno VI Congresso internazionale di Studi corelliani tenutosi a Fusignano nel 11-14 settembre 2003).
La Musica nel sogno arcadico della Poesia. Dai testi teorici di G.V. Gravina e G.M. Crescimbeni
DE BELLIS, Carla
2007
Abstract
La concezione della musica, quale emerge nei testi teorici dell'Arcadia primo-settecentesca sulla poesia, si adegua alla riflessione sulla natura e la funzione della poesia come un complemento, una conferma o un'estensione. Proprio gli accenni ad una speculazione sulle qualità e il ruolo della musica contribuiscono a chiarire le posizioni teoriche fortemente divergenti di G.V. Gravina e di G.M. Crescimbeni in ambito arcadico, anche alla luce degli esiti nella successiva riflessione dell'Autunno tiburtino di M.G. Morei, che registra la fase “autunnale” dell'Arcadia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.