problemi che si riscontrano sui marciapiedi delle nostre città si possono riassumere in due grandi categorie: da un lato l’inadeguatezza della sede pedonabile a causa della larghezza ridotta (a volte solo per l’inserimento di elementi che limitano la superficie a disposizione del pedone); dall’altro la presenza di ammaloramenti della pavimentazione che possono rendere la superficie poco adatta al cammino. Entrambe queste categorie di problemi possono causare una mancanza di confort per i pedoni che nei casi più sfavorevoli possono abbandonare il marciapiede per camminare sulla carreggiata stradale, generando così situazioni di potenziale pericolo. Questi problemi potrebbero essere risolti con un’adeguata manutenzione dei marciapiedi, non solo come tipo di intervento da effettuare, ma anche in termini di tempestività dell’intervento. Si possono soddisfare entrambi questi requisiti con un’attività di manutenzione programmata. Per le pavimentazioni stradali e aeroportuali, ormai da tempo sono studiati e impiegati degli indicatori di stato della sovrastruttura che si basano sul rilievo visivo sugli ammaloramenti. Poco o niente è stato fatto per le pavimentazioni pedonali la cui manutenzione viene in genere subordinata a quella della strada. Recentemente però le nuove problematiche di impatto ambientale, risparmio energetico e sicurezza stradale hanno orientato gli studi sul tema della mobilità sostenibile, che non può prescindere dalla mobilità pedonale. Il percorso pedonale e il marciapiede diventano quindi infrastrutture di pari dignità della strada e potrebbero costituire degli elementi di riqualifica del centro urbano. L’articolo presenta lo studio di un Indicatore di Stato dei Marciapiedi (ISM) individuato ad analogia del Pavement Condition Index (PCI) e sviluppato solo per le pavimentazioni flessibili. Per la definizione dell’indice, sono stati catalogati, in base al tipo e alla severità, gli ammaloramenti dei marciapiedi rilevati in maniera sistematica in alcune zone del quartiere Trieste a Roma. Sono state definite curve di quantificazione percentuale del danno ed è stata sviluppata una procedura per il calcolo del valore dell’IMS in funzione della densità di ammaloramento.

Un metodo di valutazione dello stato di servizio dei marciapiedi / DI MASCIO, Paola; Moretti, Laura. - STAMPA. - (2006).

Un metodo di valutazione dello stato di servizio dei marciapiedi

DI MASCIO, Paola;MORETTI, LAURA
2006

Abstract

problemi che si riscontrano sui marciapiedi delle nostre città si possono riassumere in due grandi categorie: da un lato l’inadeguatezza della sede pedonabile a causa della larghezza ridotta (a volte solo per l’inserimento di elementi che limitano la superficie a disposizione del pedone); dall’altro la presenza di ammaloramenti della pavimentazione che possono rendere la superficie poco adatta al cammino. Entrambe queste categorie di problemi possono causare una mancanza di confort per i pedoni che nei casi più sfavorevoli possono abbandonare il marciapiede per camminare sulla carreggiata stradale, generando così situazioni di potenziale pericolo. Questi problemi potrebbero essere risolti con un’adeguata manutenzione dei marciapiedi, non solo come tipo di intervento da effettuare, ma anche in termini di tempestività dell’intervento. Si possono soddisfare entrambi questi requisiti con un’attività di manutenzione programmata. Per le pavimentazioni stradali e aeroportuali, ormai da tempo sono studiati e impiegati degli indicatori di stato della sovrastruttura che si basano sul rilievo visivo sugli ammaloramenti. Poco o niente è stato fatto per le pavimentazioni pedonali la cui manutenzione viene in genere subordinata a quella della strada. Recentemente però le nuove problematiche di impatto ambientale, risparmio energetico e sicurezza stradale hanno orientato gli studi sul tema della mobilità sostenibile, che non può prescindere dalla mobilità pedonale. Il percorso pedonale e il marciapiede diventano quindi infrastrutture di pari dignità della strada e potrebbero costituire degli elementi di riqualifica del centro urbano. L’articolo presenta lo studio di un Indicatore di Stato dei Marciapiedi (ISM) individuato ad analogia del Pavement Condition Index (PCI) e sviluppato solo per le pavimentazioni flessibili. Per la definizione dell’indice, sono stati catalogati, in base al tipo e alla severità, gli ammaloramenti dei marciapiedi rilevati in maniera sistematica in alcune zone del quartiere Trieste a Roma. Sono state definite curve di quantificazione percentuale del danno ed è stata sviluppata una procedura per il calcolo del valore dell’IMS in funzione della densità di ammaloramento.
2006
8874580509
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/211989
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