We have a vaste knowdledge about the Ravenna document: nevertheless certain topics seem to rarely visited by scholars. In particular we are without an overall picture of the graphic culture regarding tabelliones of the city and notarii of the Church. This outline would help us to shed light not only on report magistri-discipuli but also on the relationship between these two categories of writers, that a long historical tradition of considering all independent until the twelfth century. The survey here presented offers some examples where precisely the study of the scriptures aggregates in a single family group tabelliones adopting a chancery-cursive and (not coincidentally) acting in close contact with the environment of the archbishop and conducting administrative officia; the survey also shows the lability of the border that would separate the notarii of the archbishop from 'craft' of tabellio, with certainty in the eleventh century but most probably from the Early Middle Ages.

Molto si sa intorno al documento ravennate: tuttavia certi temi sembrano poco frequentati dagli studiosi. In particolare manca un quadro d’insieme della cultura grafica di tabellioni cittadini e notarii della Chiesa, che contribuirebbe a gettar luce non solo su eventuali rapporti di scuola ma anche sulle relazioni tra queste due categorie di scrittori, che una lunga tradizione storiografica considera del tutto indipendenti fino al XII secolo. Il sondaggio qui presentato propone alcuni esempi in cui proprio lo studio delle scritture consente di stringere in un unico gruppo familiare tabellioni che adottano una corsiva visibilmente modulata in senso cancelleresco e che, non casualmente, agiscono in stretto contatto con l’ambiente della curia arcivescovile, svolgendovi anche ruoli amministrativi, ma anche di mostrare, con certezza per l’XI secolo ma con buona probabilità anche per i secoli più alti del medioevo, la labilità del confine che avrebbe separato i notarii dell’arcivescovo dal ‘mestiere’ di tabellione.

Ravenna: tabellioni e notai / Santoni, Francesca. - STAMPA. - 449:(2011), pp. 117-149. (Intervento presentato al convegno L'héritage byzantin en Italie (VIIIe-XIIe siècle). I. La fabrique documentaire tenutosi a Rome; Italy nel 12-13 giugno 2008).

Ravenna: tabellioni e notai

SANTONI, Francesca
2011

Abstract

We have a vaste knowdledge about the Ravenna document: nevertheless certain topics seem to rarely visited by scholars. In particular we are without an overall picture of the graphic culture regarding tabelliones of the city and notarii of the Church. This outline would help us to shed light not only on report magistri-discipuli but also on the relationship between these two categories of writers, that a long historical tradition of considering all independent until the twelfth century. The survey here presented offers some examples where precisely the study of the scriptures aggregates in a single family group tabelliones adopting a chancery-cursive and (not coincidentally) acting in close contact with the environment of the archbishop and conducting administrative officia; the survey also shows the lability of the border that would separate the notarii of the archbishop from 'craft' of tabellio, with certainty in the eleventh century but most probably from the Early Middle Ages.
2011
L'héritage byzantin en Italie (VIIIe-XIIe siècle). I. La fabrique documentaire
Molto si sa intorno al documento ravennate: tuttavia certi temi sembrano poco frequentati dagli studiosi. In particolare manca un quadro d’insieme della cultura grafica di tabellioni cittadini e notarii della Chiesa, che contribuirebbe a gettar luce non solo su eventuali rapporti di scuola ma anche sulle relazioni tra queste due categorie di scrittori, che una lunga tradizione storiografica considera del tutto indipendenti fino al XII secolo. Il sondaggio qui presentato propone alcuni esempi in cui proprio lo studio delle scritture consente di stringere in un unico gruppo familiare tabellioni che adottano una corsiva visibilmente modulata in senso cancelleresco e che, non casualmente, agiscono in stretto contatto con l’ambiente della curia arcivescovile, svolgendovi anche ruoli amministrativi, ma anche di mostrare, con certezza per l’XI secolo ma con buona probabilità anche per i secoli più alti del medioevo, la labilità del confine che avrebbe separato i notarii dell’arcivescovo dal ‘mestiere’ di tabellione.
Ravenna; tabellioni; notai; prassi giuridica; corsiva nuova
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Ravenna: tabellioni e notai / Santoni, Francesca. - STAMPA. - 449:(2011), pp. 117-149. (Intervento presentato al convegno L'héritage byzantin en Italie (VIIIe-XIIe siècle). I. La fabrique documentaire tenutosi a Rome; Italy nel 12-13 giugno 2008).
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Santoni_Ravenna-Tabellioni_2011.pdf

solo gestori archivio

Note: versione definitiva per la stampa
Tipologia: Documento in Post-print (versione successiva alla peer review e accettata per la pubblicazione)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 317.59 kB
Formato Adobe PDF
317.59 kB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/209223
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact