L’organizzazione e il ruolo delle officine impegnate nella decorazione scultorea delle grandi commesse pubbliche della Grecia del V sec. a.C., e in particolare di Atene, sono al centro della ricerca. Il caso di studio è quello dell’officina fidiaca, affrontato attraverso il riesame della documentazione relativa a uno dei suoi principali collaboratori: Alkamenes. Il tema viene sviluppato partendo da un riesame accurato della documentazione archeologica, epigrafica e letteraria sullo scultore. Emerge così un nuovo profilo sia cronologico, sia operativo dell’artista, ma soprattutto si discute il sistema di organizzazione delle grandi commesse pubbliche; l’impegno del gruppo fidiaco in molte di esse (tempio di Zeus a Olimpia, Partenone, ad es.) è reso possibile da un sistema di lavoro integrato e stabile, composto da collaboratori con specifiche competenze che rivestono i medesimi ruoli in cantieri diversi. Fidia acquista la dimensione di un ‘artista-imprenditore’, al centro di una rete di collaborazioni che permette uno standard produttivo intenso e complesso, attraverso livelli operativi diversi, da quello dei responsabili dell’ideazione e della realizzazione dei modelli e di alcune parti finite dei diversi settori di intervento, a quello degli artigiani che lavorano alla realizzazione definitiva. In particolare, si discute inoltre il problema dell’intervento di Alkamenes nel tempio di Efesto, riprendendo epigrafi di particolare interesse sinora non adeguatamente interpretate, che permettono una nuova lettura della storia e delle funzioni del santuario. Si tracciano linee di sviluppo di un ulteriore percorso di ricerca in cui può essere possibile analizzare con una prospettiva del tutto nuova il processo di trasformazione ideologica e monumentale di Atene prima e durante la stagione periclea.
Alkamenes: problemi di cronologia di un artista attico / Lippolis, Enzo; Vallarino, G.. - STAMPA. - (2010), pp. 251-278. (Intervento presentato al convegno Scolpire il marmo. Importazioni, artisti itineranti, scuole artistiche nel Mediterraneo antico tenutosi a Pisa nel 9-11 novembre 2009).
Alkamenes: problemi di cronologia di un artista attico
LIPPOLIS, ENZO;
2010
Abstract
L’organizzazione e il ruolo delle officine impegnate nella decorazione scultorea delle grandi commesse pubbliche della Grecia del V sec. a.C., e in particolare di Atene, sono al centro della ricerca. Il caso di studio è quello dell’officina fidiaca, affrontato attraverso il riesame della documentazione relativa a uno dei suoi principali collaboratori: Alkamenes. Il tema viene sviluppato partendo da un riesame accurato della documentazione archeologica, epigrafica e letteraria sullo scultore. Emerge così un nuovo profilo sia cronologico, sia operativo dell’artista, ma soprattutto si discute il sistema di organizzazione delle grandi commesse pubbliche; l’impegno del gruppo fidiaco in molte di esse (tempio di Zeus a Olimpia, Partenone, ad es.) è reso possibile da un sistema di lavoro integrato e stabile, composto da collaboratori con specifiche competenze che rivestono i medesimi ruoli in cantieri diversi. Fidia acquista la dimensione di un ‘artista-imprenditore’, al centro di una rete di collaborazioni che permette uno standard produttivo intenso e complesso, attraverso livelli operativi diversi, da quello dei responsabili dell’ideazione e della realizzazione dei modelli e di alcune parti finite dei diversi settori di intervento, a quello degli artigiani che lavorano alla realizzazione definitiva. In particolare, si discute inoltre il problema dell’intervento di Alkamenes nel tempio di Efesto, riprendendo epigrafi di particolare interesse sinora non adeguatamente interpretate, che permettono una nuova lettura della storia e delle funzioni del santuario. Si tracciano linee di sviluppo di un ulteriore percorso di ricerca in cui può essere possibile analizzare con una prospettiva del tutto nuova il processo di trasformazione ideologica e monumentale di Atene prima e durante la stagione periclea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.