Nello studio delle vibrazioni ferroviarie risulta utile prevedere il livello di disturbo vibrazionale associato a determinate caratteristiche dell’infrastruttura o situazioni operative (esercizio, sovrastruttura, sede ferroviaria, ricettore, ecc), al fine di valutare i miglioramenti conseguibili mediante un particolare sistema di attenuazione. Data la complessità del fenomeno, tali valutazioni si possono eseguire adottando in sequenza due modelli distinti: uno di generazione, che può essere riferito ai parametri di esercizio (caratteristiche, velocità e carichi del treno), nonché alle caratteristiche geometriche e strutturali della sede ferroviaria, e un modello di propagazione, che tiene conto delle caratteristiche meccaniche e della geometria tridimensionale dell’ambiente di analisi. Tali modelli di previsione sono stati sviluppati nella presente ricerca ed applicati a particolari condizioni di esercizio, osservando l’effetto prodotto dalla variazione di alcuni parametri caratteristici del fenomeno, come la velocità del treno, il carico sulle ruote, la rigidezza del binario, il livello delle irregolarità e le proprietà dei materiali costituenti la sede ferroviaria. I modelli sono stati utilizzati, in particolare, per simulare alcune situazioni di interazione treno-sede ferroviaria per le quali erano disponibili misure sperimentali di vibrazioni, al fine di confrontare tali misure con i risultati delle analisi modellistiche.

Modelli per la valutazione delle vibrazioni ferroviarie / Loprencipe, Giuseppe; Cantisani, Giuseppe. - STAMPA. - (2009), pp. 347-358. (Intervento presentato al convegno I Convegno Nazionale SEF09 tenutosi a Roma nel 20 Marzo 2009).

Modelli per la valutazione delle vibrazioni ferroviarie

LOPRENCIPE, Giuseppe;CANTISANI, Giuseppe
2009

Abstract

Nello studio delle vibrazioni ferroviarie risulta utile prevedere il livello di disturbo vibrazionale associato a determinate caratteristiche dell’infrastruttura o situazioni operative (esercizio, sovrastruttura, sede ferroviaria, ricettore, ecc), al fine di valutare i miglioramenti conseguibili mediante un particolare sistema di attenuazione. Data la complessità del fenomeno, tali valutazioni si possono eseguire adottando in sequenza due modelli distinti: uno di generazione, che può essere riferito ai parametri di esercizio (caratteristiche, velocità e carichi del treno), nonché alle caratteristiche geometriche e strutturali della sede ferroviaria, e un modello di propagazione, che tiene conto delle caratteristiche meccaniche e della geometria tridimensionale dell’ambiente di analisi. Tali modelli di previsione sono stati sviluppati nella presente ricerca ed applicati a particolari condizioni di esercizio, osservando l’effetto prodotto dalla variazione di alcuni parametri caratteristici del fenomeno, come la velocità del treno, il carico sulle ruote, la rigidezza del binario, il livello delle irregolarità e le proprietà dei materiali costituenti la sede ferroviaria. I modelli sono stati utilizzati, in particolare, per simulare alcune situazioni di interazione treno-sede ferroviaria per le quali erano disponibili misure sperimentali di vibrazioni, al fine di confrontare tali misure con i risultati delle analisi modellistiche.
2009
I Convegno Nazionale SEF09
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Modelli per la valutazione delle vibrazioni ferroviarie / Loprencipe, Giuseppe; Cantisani, Giuseppe. - STAMPA. - (2009), pp. 347-358. (Intervento presentato al convegno I Convegno Nazionale SEF09 tenutosi a Roma nel 20 Marzo 2009).
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