Il breve articolo si propone di tratteggiare in breve alcuni caratteri del paesaggio marchigiano secondo due convincimenti, maturati negli anni di lavoro comune presso la Facolta’ di Architettura di Ascoli Piceno dell’Universita’ di Camerino. Il primo e’ che si possa descrivere tale paesaggio a partire dalla definizione dei suoi limiti e confini, similmente a quanto possibile nella descrizione di una architettura. Per questo i diversi paesaggi sono stati osservati come fossero “stanze”, ambienti delimitati, geometricamente e metricamente definibili. Il secondo deriva dalle analisi condotte sul paesaggio marchigiano, che hanno dimostrato la necessita’ di affiancare agli strumenti specifici dell’analisi/rappresentazione del reale ulteriori modalita’ di osservazione. Tali modalita’ hanno consentito di articolare le generalizzazioni delle indagini attraverso specifiche categorie (anche astratte), utili alla decostruzione del paesaggio e alla messa in evidenza di particolari caratteri. E ad ognuno di tali caratteri e’ sembrato di poter far corrispondere un modo privilegiato di rappresentazione, quasi a dimostrare che ogni forma concreta del paesaggio elegge per offrirsi meglio alla conoscenza una forma specifica di disegno. This short article wants to outline briefly some of Marche landscapes’ features according to two convictions matured during the years of cooperative work at the Architecture faculty of Camerino University. The first is to describe this landscape starting from the definition of its limits and borders as it is done in the description of an architecture. For this reason the different landscapes are observed as they were “rooms”, bounded environments, geometrically and metrically definable. The second derives from analysis led on Marche paysage which showed the need to support the specific tools of the analysis/ representation of the reality with further observation’s ways. These methods allowed to subdivide surveys’ generalizations through specific categories ( even abstract), useful for the deconstruction of the landscape and to point out particular features. For each of these characteristics has been adopted special representations, as to show that every concrete aspect of the landscape chooses a specific type of drawing to propose a better knowledge of itself.

Le stanze del paesaggio marchigiano / F., Cervellini; Ippoliti, Elena. - STAMPA. - (2009), pp. 61-68. (Intervento presentato al convegno Sesto Forum Internazionale di Studi “Le Vie dei Mercanti. Cielo dal Mediterraneo all’Oriente” tenutosi a Caserta – Capri nel 5-6-7 giugno 2008).

Le stanze del paesaggio marchigiano

IPPOLITI, ELENA
2009

Abstract

Il breve articolo si propone di tratteggiare in breve alcuni caratteri del paesaggio marchigiano secondo due convincimenti, maturati negli anni di lavoro comune presso la Facolta’ di Architettura di Ascoli Piceno dell’Universita’ di Camerino. Il primo e’ che si possa descrivere tale paesaggio a partire dalla definizione dei suoi limiti e confini, similmente a quanto possibile nella descrizione di una architettura. Per questo i diversi paesaggi sono stati osservati come fossero “stanze”, ambienti delimitati, geometricamente e metricamente definibili. Il secondo deriva dalle analisi condotte sul paesaggio marchigiano, che hanno dimostrato la necessita’ di affiancare agli strumenti specifici dell’analisi/rappresentazione del reale ulteriori modalita’ di osservazione. Tali modalita’ hanno consentito di articolare le generalizzazioni delle indagini attraverso specifiche categorie (anche astratte), utili alla decostruzione del paesaggio e alla messa in evidenza di particolari caratteri. E ad ognuno di tali caratteri e’ sembrato di poter far corrispondere un modo privilegiato di rappresentazione, quasi a dimostrare che ogni forma concreta del paesaggio elegge per offrirsi meglio alla conoscenza una forma specifica di disegno. This short article wants to outline briefly some of Marche landscapes’ features according to two convictions matured during the years of cooperative work at the Architecture faculty of Camerino University. The first is to describe this landscape starting from the definition of its limits and borders as it is done in the description of an architecture. For this reason the different landscapes are observed as they were “rooms”, bounded environments, geometrically and metrically definable. The second derives from analysis led on Marche paysage which showed the need to support the specific tools of the analysis/ representation of the reality with further observation’s ways. These methods allowed to subdivide surveys’ generalizations through specific categories ( even abstract), useful for the deconstruction of the landscape and to point out particular features. For each of these characteristics has been adopted special representations, as to show that every concrete aspect of the landscape chooses a specific type of drawing to propose a better knowledge of itself.
2009
Sesto Forum Internazionale di Studi “Le Vie dei Mercanti. Cielo dal Mediterraneo all’Oriente”
disegno; disegno del paesaggio; paesaggio marchigiano
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Le stanze del paesaggio marchigiano / F., Cervellini; Ippoliti, Elena. - STAMPA. - (2009), pp. 61-68. (Intervento presentato al convegno Sesto Forum Internazionale di Studi “Le Vie dei Mercanti. Cielo dal Mediterraneo all’Oriente” tenutosi a Caserta – Capri nel 5-6-7 giugno 2008).
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