L'operare per preservare dal degrado il patrimonio architettonico, urbano e territoriale, sia nelle sue manifestazioni eccezionali che in quelle cosiddette minori, non e’ solo sentito come una necessita’, ma e’ ormai un elemento fondante della nostra cultura. La nozione odierna di bene culturale e’ infatti oggi una nozione estensiva, ed e’ genericamente riferita ad ogni documento dell'operare umano, ad ogni testimonianza materiale avente valore di civilta’. D'altra parte, pero’, e’ anche evidente come il patrimonio architettonico, urbano e territoriale, il patrimonio ambientale, sia spesso in condizioni di forte degrado o, peggio, si dia luogo ad interventi impropri che non tengono conto delle vocazioni, delle caratteristiche del patrimonio in cui si va ad operare. A partire da questa contraddizione la comunicazione propone alcune riflessioni riguardanti concetti fondamentali inerenti il tema proposto dal convegno (dal concetto di bene culturale, al rilievo, al degrado) per cercare di comprendere da cosa questa contraddizione possa essere generata e in quale direzione si possa operare per ovviare cio’. A margine delle riflessioni viene poi proposta una sequenza di immagini (relative ad una ricerca sulle chiese romaniche nel contado tuderte tra XII e XIV secolo) funzionale ad illustrare i fenomeni che vanno dalla scala territoriale a quella del singolo elemento architettonico, e quindi, corrispondentemente diverse tipologie e classi di degrado. Le immagini, commentate da ampie didascalie, illustrano come a diversi fenomeni debbano corrispondere diverse modalita’ di analisi, diversi modelli operativi di rilievo e, conseguentemente, differenti modalita’ e possibilita’ di rappresentazione e comunicazione.
Il rilievo: dalla conoscenza alla salvaguardia. Le chiese romaniche nel contado tuderte nel XIII secolo / Ippoliti, Elena. - STAMPA. - (1996), pp. 1-10. (Intervento presentato al convegno XVIII Convegno Internazionale dei Docenti della Rappresentazione nelle Facolta’ di Architettura e di Ingegneria tenutosi a Lerici, La Spezia nel 19-21 settembre 1996).
Il rilievo: dalla conoscenza alla salvaguardia. Le chiese romaniche nel contado tuderte nel XIII secolo
IPPOLITI, ELENA
1996
Abstract
L'operare per preservare dal degrado il patrimonio architettonico, urbano e territoriale, sia nelle sue manifestazioni eccezionali che in quelle cosiddette minori, non e’ solo sentito come una necessita’, ma e’ ormai un elemento fondante della nostra cultura. La nozione odierna di bene culturale e’ infatti oggi una nozione estensiva, ed e’ genericamente riferita ad ogni documento dell'operare umano, ad ogni testimonianza materiale avente valore di civilta’. D'altra parte, pero’, e’ anche evidente come il patrimonio architettonico, urbano e territoriale, il patrimonio ambientale, sia spesso in condizioni di forte degrado o, peggio, si dia luogo ad interventi impropri che non tengono conto delle vocazioni, delle caratteristiche del patrimonio in cui si va ad operare. A partire da questa contraddizione la comunicazione propone alcune riflessioni riguardanti concetti fondamentali inerenti il tema proposto dal convegno (dal concetto di bene culturale, al rilievo, al degrado) per cercare di comprendere da cosa questa contraddizione possa essere generata e in quale direzione si possa operare per ovviare cio’. A margine delle riflessioni viene poi proposta una sequenza di immagini (relative ad una ricerca sulle chiese romaniche nel contado tuderte tra XII e XIV secolo) funzionale ad illustrare i fenomeni che vanno dalla scala territoriale a quella del singolo elemento architettonico, e quindi, corrispondentemente diverse tipologie e classi di degrado. Le immagini, commentate da ampie didascalie, illustrano come a diversi fenomeni debbano corrispondere diverse modalita’ di analisi, diversi modelli operativi di rilievo e, conseguentemente, differenti modalita’ e possibilita’ di rappresentazione e comunicazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.