Il saggio tende a spostare l’attenzione dal dibattito circa l’apertura della spina di Borgo, all’ulteriore problema che seguì alla demolizione della spina di case, relativo alla definizione architettonica delle testate sul lato del colonnato del Bernini e sulla polemica che scaturì dalla nuova visione che si venne ad avere della Basilica di San Pietro. Conformata l’attuale piazza Pio XII come terminazione di via della Conciliazione e, al tempo stesso, come spazio alla progettazione del quale l’architetto individua e stabilisce relazioni non casuali con l’antistante piazza San Pietro. Sono gli edifici a subire più variazioni compostiive, che si protraggono dal 1938 al 1950. Vengono ripercorsi i tratti essenziali di questo episodio urbanistico e architettonico, ne vengono individuati i limiti, ma anche l’importanza per la conoscenza della figura artistica di Piacentini e della sua esplicità volontà di non sottrarsi al rapporto dialettico con il contesto preesistente altamente qualificato.

Edifici piacentiniani in piazza Pio XII / Lerza, Gianluigi. - In: QUADERNI DELL’ISTITUTO DI STORIA DELL’ARCHITETTURA. - ISSN 0485-4152. - STAMPA. - 1:(1997), pp. 445-452. (Intervento presentato al convegno L'Architettura della Basilica di San Pietro. Storia e costruzione tenutosi a ROMA nel 7-10/11/1995).

Edifici piacentiniani in piazza Pio XII

LERZA, Gianluigi
1997

Abstract

Il saggio tende a spostare l’attenzione dal dibattito circa l’apertura della spina di Borgo, all’ulteriore problema che seguì alla demolizione della spina di case, relativo alla definizione architettonica delle testate sul lato del colonnato del Bernini e sulla polemica che scaturì dalla nuova visione che si venne ad avere della Basilica di San Pietro. Conformata l’attuale piazza Pio XII come terminazione di via della Conciliazione e, al tempo stesso, come spazio alla progettazione del quale l’architetto individua e stabilisce relazioni non casuali con l’antistante piazza San Pietro. Sono gli edifici a subire più variazioni compostiive, che si protraggono dal 1938 al 1950. Vengono ripercorsi i tratti essenziali di questo episodio urbanistico e architettonico, ne vengono individuati i limiti, ma anche l’importanza per la conoscenza della figura artistica di Piacentini e della sua esplicità volontà di non sottrarsi al rapporto dialettico con il contesto preesistente altamente qualificato.
1997
8875973342
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/203273
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact