Il trattato di R. Fréart de Chambray viene analizzato nel solco della storia della formazione del linguaggio degli ordini e in rapporto al confronto tra antichi e moderni. Elementi importanti appaiono la distinzione tra antichità greca e antichità romana, della quale si condannano come indebite invenzioni, l’aggiunta di toscano e composito alla perfetta triade degli ordini greci e la ricerca di una bellezza e di una perfezione che, ispirate all’antico, sono tradotte in astratta semplicità, approdando a una stilizzazione che prelude alle razionalizzazioni settecentesche Di fronte alla varietà delle possibili interpretazioni dell’antico, attraverso cui ognuno «si forma una bellezza a suo modo», l’unica certezza è il riferimento agli esempi antichi «poiché gli scritti dei moderni...non sono che una terra mescolata di fresco, e un cattivo fondo, su cui non si può costruire niente di solido». Roland Fréart de Chambray’s treatise is analysed in the context of a comparison between the historical and modern.
Vitruvio, l'antico e i moderni nell'opera di Roland Fréart de Chambray / Zampa, Paola. - STAMPA. - 2:(2003), pp. 706-714. (Intervento presentato al convegno convegno internazionale Vitruvio nella cultura architettonica antica, medievale e moderna tenutosi a Genova nel 5-8 novembre 2001).
Vitruvio, l'antico e i moderni nell'opera di Roland Fréart de Chambray
ZAMPA, Paola
2003
Abstract
Il trattato di R. Fréart de Chambray viene analizzato nel solco della storia della formazione del linguaggio degli ordini e in rapporto al confronto tra antichi e moderni. Elementi importanti appaiono la distinzione tra antichità greca e antichità romana, della quale si condannano come indebite invenzioni, l’aggiunta di toscano e composito alla perfetta triade degli ordini greci e la ricerca di una bellezza e di una perfezione che, ispirate all’antico, sono tradotte in astratta semplicità, approdando a una stilizzazione che prelude alle razionalizzazioni settecentesche Di fronte alla varietà delle possibili interpretazioni dell’antico, attraverso cui ognuno «si forma una bellezza a suo modo», l’unica certezza è il riferimento agli esempi antichi «poiché gli scritti dei moderni...non sono che una terra mescolata di fresco, e un cattivo fondo, su cui non si può costruire niente di solido». Roland Fréart de Chambray’s treatise is analysed in the context of a comparison between the historical and modern.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.